I granata che avevano segnato 5 reti all’Udinese sono stati giustamente riproposti conro il Napoli, però il Napoli stasera per la prima ora era uno dei Napoli più belli visti in stagione: bello e cattivo agonisticamente, con la voglia di chiudere la partita già nel primo tempo, in poche parole troppo forte per il Toro.

 

Peccato che il gol di Belotti sia stato giustamente annullato per fuorigioco e che sul ribaltamento di fronte il Pipita abbia segnato, perchè la rete avrebbe dato uno sviluppo diverso alla partita anche se il Napoli era comunque già partito meglio: solo il palo di Higuain sul 2-0 ha permesso ai granata di rimanere in qualche modo agganciati alla partita. Raddoppio che era venuto grazie ad una dormita colossale di Zappacosta che si è lasciato sfilare dietro Hamsik con troppa sufficienza.

 

L’atteggiamento nel primo tempo è stato troppo timoroso quando gli uomini di Sarri avevano la palla anche se le poche volte che la si conquistava si vedeva che c’era la voglia di fare bene. Voglia che poi è uscita nella ripresa quando il Napoli ha un pò abbassato il ritmo e i granata hanno preso fiducia contrastando meglio i partenopei e segnando il gol della speranza con Bruno Peres, l’ingresso di Immobile poteva essere risolutivo ma Ciro si è messo a giocare da solo e non è riuscito nell’impresa di realizzare il pareggio.

 

Comunque se questo deve essere il Toro del futuro è giusto far fare esperieza ai giovani e l’esperienza la si acquista maggiormente contro avversari più forti, domenica a Empoli comunque si deve proseguire su questa linea, se le squadre avranno voglia di giocare salterà fuori sicuramente una bella partita anche se ci si giocherà il decimo undicesimo posto, troppo poco per questa squadra; la parte centrale della stagione è stata indegna e non può essere dimenticata con le vittorie dopo il derby, perchè da un derby all’altro il cammino è stato quasi sempre vergognoso con partite giocate senza capo nè coda con una voglia pari a zero o quasi.

 

Nelle ultime due stagioni ci sono stati troppi buchi neri, poi lo scorso anno qualche exploit aveva permesso di mascherare le magagne che però c’erano state e si sono ripetute quest’anno, non si può ridurre una stagione a Bilbao e al Derby anche se son state due partite che ci hanno fatto godere come non capitava da una vita.

 

È qua che si deve migliorare, una stagione lineare sarebbe sinonimo di crescita, non vincere qualche partita qua e là, per migliorare bisogna creare giocatori in grado di farlo e mescolarli con giocatori che li possano supportare.

 


Peres: “Al Toro posso ancora crescere”

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