Roberto Soriano è un obiettivo. Ardito, ambizioso, ma piace (tanto) al Torino di Sinisa Mihajlovic, che fu il vero artefice, due anni fa, del classe ’91 in forza alla Sampdoria, per il quale si prevede un’estate infuocata. Il centrocampista italotedesco (ma ha scelto la Nazionale azzurra) fa infatti gola a molte squadre di Serie A, e sembra difficile che il suo futuro possa ancora tingersi di blucerchiato, dopo cinque stagioni giocate ad alti intensità e profitto. Vale non meno di 10 milioni di euro, per Ferrero, che già lo scorso anno ricevette due offerte: una dal Napoli, l’altra dall’Inter. E proprio i nerazzurri riuscirono a strappare al patron sampdoriano una mezza promessa: Thohir, nel caso avesse avuto ulteriore intenzione di acqusitare il giocatore, avrebbe avuto una sorta di prelazione.
Nulla di scritto, una stretta di mano, che, di fatto, resta ancora valida, sebbene si fosse detto a più riprese che sarebbe dovuta scadere per la fine di maggio. Sostanzialmente, l’Inter è ancora parzialmente padrona del futuro del trequartista: se vorrà prenderlo, avrà la precedenza. Ma nel frattempo, giocatore e Sampdoria saranno libere di guardarsi all’orizzonte, pur sapendo che i soldi sono, soprattutto in Italia, pochi da investire sul mercato.
Ed è però su questo sfondo che si staglia la figura del Torino. Che, per Soriano, ha un motivo di appeal non da poco, cioè la presenza proprio di Mihajlovic. Le difficoltà per arrivare al gioatore sono notevoli, ma non insormontabili, almeno per quanto riguarda una possibile trattativa tra i club: la Sampdoria dovrà versare nelle casse granata circa 2,5 milioni di euro come quota pattuita per riscattare Quagliarella, cosa che può far calare a circa 7,5 milioni l’acquisto del giocatore. Una cifra notevole, ma non impossibile da spendere per Cairo (la scorsa stagione corrispose 8 milioni al Palermo per Belotti), soprattutto nel caso della cessione – probabilissima – di Glik o quella – possibile – di Peres.
Da parte dell’entourage, poi, è stata data disponibilità ad ascoltare la proposta, che però dovrà essere più allettante dei 900mila euro che attualmente il venticinquenne percepisce a Genova (fino al 2019). Un’operazione ambiziosa e ardita, si diceva (anche onerosa: per questo è tutt’altro che impensabile a una rinuncia alla corsa a Kucka, in caso di fumata bianca con i blucerchiati). E un’estate caldissima per il giocatore, appunto. Portarlo all’ombra della Mole permetterebbe alla squadra di alzare notevolmente il tasso tecnico della rosa. Che è poi il vero obiettivo al termine del mercato estivo da parte della dirigenza granata.