Conosce Federico Coppitelli, vicino a diventare il prossimo allenatore della Primavera granata?

Sì, lo conosco e si parla molto bene di lui. E’ un allenatore giovane, bravo e preparato. Non mi stupisco che il Toro pensi di affidargli la panchina della Primavera. Sicuramente potrebbe dare un grande contributo ai giovani granata.

 

Sarebbe un cambio di rotta, perché gli ultimi allenatori hanno avuto sempre legami con il Toro. Cosa può portare?

Evidentemente ha dimostrato di avere delle ottime qualità da allenatore. Coppitelli dovrà poi entrare nello spirito Toro, perché per fare l’allenatore nel Torino ci vuole il cuore granata. L’ambiente bisogna viverlo a pieno. Federico è un uomo intelligente e per lui non sarà un problema.

 

Come giudica il lavoro di Moreno Longo?

Longo è fortissimo, come allenatore e come persona, oltre che un grande cuore Toro. Tutti ne parlano bene, non può essere un caso. E’ veramente un peccato che un allenatore così bravo sia andato via dal Torino. Sicuramente è importante per lui fare questo passo, perché ha bisogno di allenare una prima squadra. A Vercelli può fare bene, sarà l’inizio di una carriera importante. E’ una persona che ho sempre stimato, non posso che fargli un grandissimo in bocca al lupo.

 

Riguardo alla Prima squadra: è stato giusto cambiare guida tecnica?

Io stimo Ventura, ma credo che dopo cinque anni sia stato giusto cambiare allenatore, perché il ciclo era esaurito. Quella di Mihajlovic è stata una scelta giustissima, perché lui impersona i valori e il carattere del Toro.

 

Cosa può portare di diverso Mihajlovic, rispetto a Ventura?

Sono due allenatori che lavorano in maniera diversa. Mihajlovic è più caratteriale, più istintivo e non vuole mai perdere. A mio parere, ha il cuore Toro, nonostante non sia mai passato da Torino in carriera. Io ho giocato con lui e già in campo era leader e allenatore. Era destinato a fare questo mestiere.

 

Dove deve essere rinforzata la squadra?

Sicuramente Mihajlovic sa dove intervenire. Per prima cosa bisognerà vedere chi verrà ceduto e successivamente si cercheranno profili adatti a rinforzare la squadra. Credo che il Presidente Cairo farà le mosse giuste, come ha sempre fatto in questi anni, perché ama essere protagonista e fare bene.
Arriveranno giocatori motivati, forti e intelligenti. Costruiranno un grandissimo Torino, sono molto fiducioso.

 

Quali possono essere gli obiettivi?

Punteranno ad arrivare in Europa. Il Torino ha la struttura e la solidità per potersi imporre tra le prime sei in Italia. Conosco molto bene Cairo e Mihajlovic: lavorano per ottenere il massimo. Credo e spero che il Toro lotterà fino all’ultimo per un posto in Europa League.

 

Cosa vuole dire ai tifosi del Toro?

Io sono molto legato al Torino. Faccio un grandissimo in bocca al lupo alla squadra e ai tifosi. Le emozioni che mi hanno fatto provare i 60.000 di Torino-Mantova sono state uniche. Tutti i giornali ci davano per spacciati, ma all’allenamento prima della gara si sono presentati migliaia di tifosi. Questo ci ha dato la forza e la carica per affrontare la partita di ritorno dopo aver perso 4-2 quella di andata. Poi, il tifo allo stadio è stato indimenticabile. La partita l’hanno vinta prima di tutto loro. Me li porterò sempre nel cuore, così come quel gol sotto la Maratona. Sempre forza Toro!

 

 


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