Un addio che, dopo le polemiche degli ultimi tempi, ora potrebbe davvero materializzarsi. Tra Giacomo Ferri e il Torino c’è aria di divorzio, non tanto per quegli striscioni comparsi al Centro Sisport nell’ultima settimana, a porte aperte, quanto per provare nuove esperienze. Una vita nel Toro, quella di Ferri: giocatore, allenatore delle giovanili, anche una breve (e sfortunata) parentesi in prima squadra, fino al ruolo di team manager ricoperto negli ultimi sei anni, per ricoprire un posto vacante nella gestione Cairo.

 

Adesso, però, è arrivato il momento di cambiare. Il contratto di Ferri, infatti, difficilmente verrà rinnovato. Anzi, quasi sicuramente così non sarà. E il Toro valuta diversi profili che possano fare al caso della squadra e del nuovo corso con Mihajlovic allenatore. C’era stata, qualche settimana fa, una suggestione: quella di Enrico Annoni, che poi, però, non ha avuto un suo seguito.

 

Di recente, invece, lo stesso presidente si è mosso per trovare una figura che possa prendere il suo posto. E tra questi figura anche il nome di Luca Castellazzi, il cui rinnovo come terzo portiere era già da tempo messo in discussione. Di Castellazzi è sempre piaciuta la pacatezza e la capacità di saper fare gruppo: di lui i compagni parlano un gran bene e lui stesso, ormai pronto ad appendere i guantoni al chiodo, sarebbe onorato della possibilità di rimanere in granata ma con un altro ruolo. È un possibile candidato, non l’unico, ma resta comunque tra i primi pronti a prendere il posto di Ferri. I cambiamenti in casa Toro, insomma, non si fermano solo alla conduzione tecnica. La società è pronta a rinnovarsi ancora.

 


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