Un incontro per aggiornarsi, per capire le novità. Per capire se, a poco più di una settimana dal giorno del raduno, Bruno Peres vestirà ancora la maglia granata oppure no. Il terzino brasiliano è in vetrina, nel senso che è un pezzo pregiato del Torino che fa gola a tanti, ma che, per molti, resta un sogno proibito visto l’alto costo del suo cartellino. Cairo chiede non meno di 20 milioni per la sua cessione, soldi da reinvestire sul mercato, e lo stesso giocatore che a Torino si trova bene valuterebbe le offerte che gli permetterebbero di fare, in breve, un grande passo in avanti in carriera.
Ma per ora, oltre ai sondaggi, di passi avanti concreti non ce ne sono stati. Ed è proprio di questo che l’agente del giocatore, Bernardo da Silva, ha avuto modo di ripetere alla dirigenza granata, due giorni fa, in quel di Milano. Un incontro abbastanza rapido, in verità, dove si è ribadita l’intenzione congiunta di valutare le classiche offerte irrinunciabili le quali però ancora tardano ad arrivare.
Oltre alla Roma e al Wolfsburg, Peres ha qualche estimatore in Inghilterra. Ma nulla per ora di particolarmente concreto. L’azione degli agenti del giocatore, poi, è stata ulteriormente suddivisa: al procuratore brasiliano va la gestione del giocatore in special modo in Italia e alla Germania, mentre Alessandro Moggi contirbuisce per estendere eventuali altri contatti con l’estero. Cosa accadrà a Peres? La sensazione, in casa granata, è che presto o tardi un’offerta arriverà. E che questa verrà attentamente valutata. Ma potrebbe, appunto, non arrivare tempestivamente, cosa che che potrebbe portare l’ex Santos a presentarsi per il 10 luglio alla corte di Mihajlovic e anche partire per il ritiro di Bormio. Come per il mercato in entrata, anche la situazione legata a Peres, insomma, resta bloccata. Ma la linea non cambia.