Omar El Kaddouri da una parte, Ivaylo Chochev dall’altra. I due centrocampisti erano coloro che, per qualità e doti tecniche, nella sfida del Barbera di ieri sera avrebbero dovuto guidare le proprie squadre ed illuminarne il gioco. Lo ha fatto il primo, quando Ventura lo ha messo in campo ad inizio secondo tempo, non ci è riuscito il secondo, pur partendo da titolare nell’undici di Iachini. È così che al granata è bastata una quarantina di minuti per vincere il duello con il rosanero.
L’ingresso di El Kaddouri al posto di Benassi, ad inizio ripresa, è stato l’evento che ha cambiato la partita. Un Toro fino a quel momento troppo pasticcione e impreciso, quasi incapace di ostruire azioni e palle gol, ha inziato ad essere presente con maggiore frequenza nella metà campo avversaria e ad impensierire Sorrentino. A far guadagnare punti al granata nei confronti di Chochev c’è anche l’assist per il gol del definitivo 2-2 di Maxi Lopez: un cross dalla trequarti perfetto che dimostra come il marocchino sia stato più decisivo nella partita rispetto al bulgaro. Nelle ultime giornate di campionato Chochev aveva saputo sorprendere tutti, oscurando anche le stelle di Dybala e Vazquez, con suoi gol e le sue giocate, che hanno fatto in modo che su di lui si posassero gli occhi degli osservatori di molte squadre. Contro il Torino, però, il giovane centrocampista bulgaro si è troppo spesso perso tra le maglie dei giocatori granata, non riuscendo quasi mai a farsi vedere nel vivo del gioco.
Se la sfida tra Palermo e Torino è finita in parità, El Kaddouri ha invece vinto quella con Chochev. Una piccola soddisfazione per il granata dopo una serata terminata con l’amarezza per il gol annullato del 3-2, ma che lascia ancora aperto il discorso qualificazione all’Europa League.