Per motivi diversi, Marco Benassi e Alexander Farnerud stanno vivendo un periodo molto intenso e delicato: in quest’ultimo mese e mezzo di Toro, infatti, entrambi si giocano la permanenza in granata. Cairo e Petrachi devono da una parte decidere se esercitare il proprio diritto di riscatto della seconda metà dell’ex Livorno dall’Inter, dall’altra valutare se proporre il rinnovo di contratto allo svedese, che andrà in scadenza a giugno 2016. A Reggio Emilia Ventura ha deciso di schierarli tutti e due dal primo minuto, e i risultati sono stati diametralmente opposti.
Benassi, infatti, ha disputato una prova nel complesso sufficiente. Buona l’intesa con Darmian sulla fascia destra, da dove, nel primo tempo, il Toro ha creato diverse occasioni da gol. E lo stesso classe ’94 è andato molto vicino alla rete, fermato solo dall’uscita bassa di un ottimo Consigli, che gli negato la gioia del terzo gol con la maglia granata. Si sono rivisti i suoi inserimenti senza palla, che in principal modo a Cesena e a Udine si erano rivelati determinanti, e una convinzione e “cattiveria” agonistica diversa. Benassi ha ancora da farsi perdonare due “leggerezze” di gioventù non da poco: l’ormai famigerato pallone perso nel derby di andata, l’ultimo del match, finito poi sui piedi di Pirlo e successivamente alle spalle di Gillet, e la doppia ammonizione nel giro di una ventina di minuti a San Pietroburgo, che ha costretto il Toro a giocare in inferiorità numerica praticamente tutta l’andata degli ottavi finale di Europa League. Il centrocampista ha ancora sei partite a disposizione per convincere Ventura, Cairo e Petrachi a puntare su di lui, a cominciare proprio dal derby: contro la Juve, se sarà schierato, avrà la possibilità di risistemare i conti.
L’altro granata sotto esame, invece, continua ad offrire prestazioni piuttosto deludenti. Lento e macchinoso in fase di impostazione, impreciso al tiro e un po’ troppo molle nei contrasti: Farnerud ha bisogno di ritrovare convinzione nei propri mezzi, perché in questi 18 mesi al Toro ha dimostrato di essere dotato di un buon sinistro e di ottimi tempi di inserimento. In questa stagione, invece, sono state più le bocciature che le sufficienze, più le ombre che le luci, ma nonostante un rendimento abbastanza deludente le richieste non mancano. La più interessata è l’Herta Berlino, che ha messo gli occhi sullo svedese da diverso tempo, e in estate potrebbe tentare l’affondo. Cairo vorrebbe almeno rientrare dalla spesa di quasi due milioni, e per ora le offerte arrivate dalla Germania non soddisfano le richieste. In tanti, però, vorrebbero continuare a vedere in maglia granata Farnerud, perché l’anno scorso, dopo il primo periodo di ambientamento non troppo semplice, si era dimostrato decisivo per la rincorsa all’Europa. Ora la conferma dipende da lui, così come per Benassi: l’ex Livorno è a buon punto, lo svedese ha buone possibilità di arrivarci.