Due difensori in cerca di conferme. È pirandelliana la definizione che riguarda Pontus Jansson e Gaston Silva, ma è parimenti calzante. Vorrebbero restare in granata, entrambi. Ma non entrambi hanno le stesse possibilità di farcela. Sia chiaro, in un modo o nell’altro, non si tratterebbe di una bocciatura. Ma di una considerazione alla cui base c’è la percezione che uno o l’atro giocatore abbia più necessità di scendere in campo con regolarità, per migliorarsi e ritornare poi in granata la stagione successiva. Ragionamento che calza a pennello, in casa granata, per il centrale uruguaiano.

 

Talentuoso, sì, ma acerbo. Troppo acerbo, secondo il Toro, per poter essere subito pronto a disputare ad alti livelli un campionato con continuità. E in effetti, il giovane giocatore classe ’94, quando ha avuto la possibilità, ha lasciato intravedere cose sicuramente buone, ma alternate a lacune che non dipendono tanto dalle qualità, ma dall’esperienza. Acerbo, appunto, ma da valorizzare. Ecco perché, già ora, Petrachi sta pensando a una soluzione per la prossima estate, per fare in modo cioè che l’investimento, grosso, dello scorso anno non vada perduto ma venga messo a frutto, dando al mancino la possibilità di giocare in una squadra da alta Serie B o, ancora più preferibile (anche per il giocatore stesso), di Serie A. E non è altrettanto casuale che sulle tracce dell’ex Defensor Sporting si era messo il Bologna. Discorso congelato, ovviamente, data l’incertezza di risultati che attualmente accompagna la squadra di Delio Rossi e che potrebbe compromettere la promozione dei rossoblu. Ma un interessamento che potrà tornare nuovamente ad accendersi al termine del campionato, a bocce ferme.

 

Insomma, un possibile partente, Silva, ma per farsi le ossa e tornare alla base – l’idea del Torino. E Jansson? Per lo svedese, il discorso è molto diverso. Se si muoverà, sarà perché o vorrà lui avere più spazio (intenzione per ora non manifestata, visto che a Torino si trova molto bene) o il Toro riceverà un’offerta economica particolarmente allettante. Ma proprio queste ultime partite permetteranno al vice Glik di giocare ancora qualche partita e di meritarsi una conferma che è già stata prospettata, pur non essendo certa. Ma dopo un anno piuttosto positivo, l’ex Malmoe è pronto a giocarsi la sua seconda stagione in granata, puntando a un impiego più continuativo. Un’impresa non impossbile, per il giovane giocatore, parecchio apprezzato all’interno dello spogliatoio e della tifoseria granata.


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Benzina finita