Intervista / Da Bormio, l’ex giocatore del Torino Andrea Ardito parla del suo passato granata. E su Cairo: “E’ cresciuto in questi anni”
nostri inviati a Bormio, Ivana Crocifisso – Andrea Piva / Era a Bormio per studiare gli allenamenti di Walter Mazzarri, Andrea Ardito. Lui, che con il Torino ha collezionato 60 presenze tra il 2005 e il 2007, ora di mestiere siede in panchina. Ha protetto quella del Seregno, fino alla passata stagione, e adesso studia per perfezionare tecniche e idee di calcio. In un’intervista, ci ha parlato così, partendo dai ricordi piĂą belli degli anni granata: “Toro-Mantova? Da infortunato ero comunque lì a bordocampo. Poi sono entrato a fine partita… ho i brividi ancora adesso. Ogni tanto con mia moglie ricordiamo quella giornata lì. L’abbiamo vinta noi, ma tutti insieme: senza quel pubblico non avremmo ottenuto il successo. Un altro è un secondo Torino-Mantova, sempre di quell’anno lì. Noi venivamo da due mesi e mezzo senza vincere una partita. Incontrammo il Mantova e poi andammo a Cesena: e nella prima delle due ottenemmo una vittoria che aprì un cammino insperato. Poi facemmo nove vittorie nelle ultime dieci”.
Ardito e il passato nel Torino: i suoi ricordi
Ancora sulla finale playoff contro il Mantova: “Mi ricordo tutte le ore che hanno separato il fischio finale dell’andata alla partita di ritorno. La sera siamo rimasti svegli, ci siamo messi su un piano dell’albergo a parlare e a berci delle birre: eravamo un gruppo eccezionale. Lì è cominciata la rimonta. Poi la sera prima del ritorno, a Borgaro, fu un’altra svolta: 2.500 tifosi vennero a parlarci e a chiederci solo di dare tutto. E noi l’abbiamo fatto”.
Con gli ex compagni, il rapporto di Ardito è tuttora molto buono: “Ci sentiamo spesso e ci rivediamo ogni tanto: quando ci ritroviamo anche con membri della societĂ attuale, presidente compreso, non sembra siano passati tredici anni, ma molti meno. C’era un’empatia particolare, che si riscontra anche a distanza di anni”.
Andrea Ardito sul presidente del Torino, Cairo
Su Cairo, poi, Ardito dĂ le sue impressioni: “L’ho rivisto carico. Secondo me la scorsa annata si è ricreato un po’ di rapporto con la tifoseria: è stata la squadra pi forte che abbia costruito in questi anni. Il presidente è una persona intelligente, lui è riuscito a crescere. Non è stato aiutato dall’essere arrivato e aver vinto subito, perchĂ© così si rischia di pensare che sia tutto semplice. Ha tastato lui con mano quanto è difficile con la retrocessione in Serie B”.
L’Europa e la preparazione atletica del Toro
Sull’Europa: “Sto vedendo un grandissimo clima tra i ragazzi. Poi durante l’allenamento c’è la giusto concentrazione, però è un prosieguo dello scorso anno. Alla fine la squadra è rimasta, per ora, la stessa. La cosa che mi ha colpito di Mazzarri è la fiducia nello staff: questo clima positivo sta dando fiducia a tutti e permette a tutti di dare qualcosa in piĂą”.
Sulla preparazione atletica anticipata in vista dell’Europa: “Non sarĂ semplice tenere i ritmi elevati per tutto l’anno. Quando ero a Bologna avevamo iniziato molto prima per l’Interrotto. L’Atalanta, però, ha dimostrato che si può fare. Il Torino quindi ha la possibilitĂ di fare bene“.
io ricordo l’ammutinamento a Chievo…a fine stagione quel gruppo fu smontato…
L’Atalanta però in Europa League non ci è andata, altrimenti con il cavolo che riusciva a qualificarsi per la Champions. Da questo punto di vista sono timoroso. Proprio l’Atalanta per colpa del contraccolpo subito con i preliminari (sei giovedì di fila, se tutto va bene) ha iniziato il campionato in… Leggi il resto »