Il borsino granata / Ecco chi sale e chi scende dopo Torino-Bologna, la sfida che i granata hanno portato a casa grazie al gol di Berenguer
La vittoria contro il Bologna seguita al sacco di Roma ed alla qualificazione di Coppa Italia ottenuta ai rigori contro il Genoa dà finalmente quella continuità – autentico tallone d’Achille dei granata da troppo tempo – che probabilmente definisce i contorni di una stagione che poteva essere incolore, inodore, insapore. Belotti e compagni hanno dimostrato di essere compatti e di seguire, a torto o a ragione, il loro allenatore “a dispetto” di un ambiente se non ostile quantomeno un po’ prevenuto, di un terreno di gioco ai limiti della praticabilità, di un’infermeria che non accenna a svuotarsi. E di continuare a credere in una classifica con vista sull’Europa: ecco dunque che la squadra ha dato una risposta ai tifosi e soprattutto alla Società che ora ha il dovere di intervenire dove necessario per cercare di raggiungere un obiettivo possibile e non per tirare a campare come paventato fino a qualche settimana fa. È vero, lo scorso anno al giro di boa il Torino aveva gli stessi punti di oggi e non è assolutamente detto che si possa ripetere lo straordinario girone di ritorno del 2019 che comunque non bastò neppure per raggiungere direttamente la qualificazione europea. Anzi, ciò è molto difficile considerando il fatto che sebbene davanti all’ottavo posto attualmente occupato dai granata si trovino due realtà inaspettate quali Cagliari e Parma che sono alla portata – rose alla mano – di Belotti e compagni, una spanna dietro ci sono Milan e Napoli che già sono intervenute sul mercato di gennaio in modo deciso, che hanno potenzialità superiori al Torino e che ovviamente non nascondono le loro ambizioni.
Tuttavia non bisogna tirarsi indietro e se soltanto la difesa trovasse la stessa costanza di rendimento di qualche mese fa, se il centrocampo e gli esterni fossero rinforzati adeguatamente, se Falque e Verdi riuscissero a tenere fede alle aspettative ed alle loro qualità e Berenguer restasse su questi livelli allora Sirigu e Belotti non sembrerebbero dei predicatori nel deserto o dei supereroi che quasi esclusivamente grazie alle loro gesta tengono a galla il Toro ma semplicemente due pietre preziose in una ben fornita gioielleria.
Torino-Bologna: chi sale
NKOULOU dopo aver rifiatato parzialmente giovedì in Coppa Italia, torna a dirigere la difesa con grande qualità, distinguendosi subito con una scivolata a fermare Orsolini e più tardi su Soriano. Catalizza palloni e funge da autentico tappabuchi.
SIRIGU stavolta festeggia il compleanno con i soliti tanti meriti personali nella conquista di punti preziosi per la classifica granata: belle parate su Schouten ed Orsolini, superlativo nell’uscita finale su Palacio quando ormai sembrava scontato il gol del pari. Fondamentale.
BERENGUER protagonista di giornata grazie al gol che ha permesso ai granata di dare continuità, se l’è cavata nel ruolo di trequartista e non ha temuto i contrasti con gli avversari denotando una crescita importante. Giusti gli applausi tributatigli all’uscita.
Torino-Bologna: stabili
BELOTTI la definizione di attaccante ormai gli sta stretta poiché è un giocatore universale, un tuttocampista e un leader autentico. Non segna ma è bravo a disegnare l’assist per il gol partita, a gestire ripartenze, ad arrivare prima di tutti sul pallone e a guadagnare falli e metri. Icona.
VERDI luci ed ombre per l’ex di turno che inizia bene giocando buoni palloni ed amministrandoli con eleganza ed andando anche vicino alla prima marcatura stagionale con un tiro che si stampa sul palo. Nel s.t. però perde malamente dei palloni, l’ultimo dei quali al limite dell’area granata e Mazzarri lo sostituisce.
LAXALT subentrato a Verdi dopo un’ora di gioco si è dimostrato pronto anche in un ruolo per lui inedito quale quello di mediano in mezzo al campo. È riuscito al contempo a contrastare con grinta e ad alzare il baricentro della squadra all’occorrenza, senza strafare.
IZZO disputa una gara discreta considerata l’intensità del Bologna, soprattutto nella ripresa. Inizialmente trova anche il tempo per proporsi in avanti e per anticipare d’astuzia fino a metà campo i suoi avversari. Dà una grossa mano a De Silvestri su Sansone.
DE SILVESTRI non era facile tenere testa allo sgusciante Sansone tanto più dopo aver rimediato il cartellino giallo dopo nemmeno 5’. Il terzino dimostra invece nervi saldi e conduce in porto la gara rendendosi utile in area soprattutto nel gioco aereo.
LUKIC anche lui ha risentito dell’ammonizione rimediata nel primo tempo per un fallo tattico su Orsolini e dei 120’ disputati tre giorni prima. Talvolta ha inseguito invano gli avversari o ha sbagliato disimpegni in ripartenza ed è stato poco propositivo ma non sono mancati i recuperi.
DJIDJI inizia col brivido perdendo una palla sanguinosa in uscita e consentendo ad Orsolini di rendersi pericoloso. Qualche altra sbavatura ma anche buone coperture ed anticipi. E stavolta è stato preferito al disponibile Bremer.
Torino-Bologna: chi scende
MEITE’ ancora una volta, pur dimostrando di avere delle qualità tecniche in qualche giocata come in occasione di un lancio preciso in profondità per Belotti e nonostante la sua stazza, è troppo svagato e molle nei contrasti e nella gestione di palloni che perde malamente.
AINA altra solita nota stonata nell’orchestra granata. Commette diversi errori in uscita (alcuni clamorosi e pericolosi) e, come da pronostico, soffre Orsolini. Nemmeno in fase offensiva riesce a combinare qualcosa di positivo affondando poche volte e sbagliando i suggerimenti al centro.
io dico di smetterla di criticare,i conti si fanno alla fine.
La domanda è mal posta (cit)
tra chi SALE avrei messo : Belotti non ha segnato ma ha fatto l’assist e il trascinatore. anzi, l’esempio. anzi, il vero capitano con la nave in burrasca. per me vale piu della doppietta di roma verdi: lontano da quel che vorremmo, ma meglio del solito. errori finali a psrte… Leggi il resto »
Dalla prossima partita lo mettiamo in terza frazione….
apprezzo la battuta, sinceramente ma resto sul tecnico. aina come altri non è un campionissimo che dove lo metti rende! ma un buon allenatore si differenzia da uno scarso per quanto riesce a spremere da un giocatore . questo è veloce? e lancialo cavolo!!! l’atalanta e la lazio qui ci… Leggi il resto »
“Se la gente vuole fischiare fischia. Non ci puoi fare niente, sta a te lavorare per fare bene”(berenguer) non parla di contestazione? Non è stato avvisato?