Il Borsino granata dopo la sfida tra Torino e Fiorentina, che ha visto la squadra di Mazzarri tornare a vincere di fronte ai propri tifosi
Dopo la vittoria di Genova, domenica scorsa il Torino ha compiuto un altro piccolo passo in avanti verso la risalita tanto in classifica quanto nell’autostima. Complice un calendario che ha messo di fronte due fra le squadre più in difficoltà del campionato, i granata hanno ritrovato, infatti, punti e compattezza lasciando nel baratro la Fiorentina di un Montella sempre più in bilico. A differenza di un anno fa, i viola hanno palesato gli stessi limiti rimproverati finora al Torino di Mazzarri: tanto possesso palla sterile, poche verticalizzazioni, tanti cross innocui, recuperi ed interdizioni in numero inferiore rispetto a quelle degli avversari, mancanza di cinismo sotto porta.
Fare tali considerazioni sugli eventuali demeriti avversari non significa tuttavia necessariamente svalutare la prestazione dei granata i quali sono scesi in campo convinti sia a livello di squadra che di singoli (e la prestazione di Zaza costituisce un esempio lampante) né parlare di calendario propizio implica necessariamente vittorie scontate, tanto più nella situazione ambientale nella quale si trovavano Sirigu e compagni. Resta la consapevolezza che la strada imboccata è quella giusta ma che i problemi non siano del tutto superati sia per quanto riguarda situazioni più oggettive (leggasi infermeria piena) che per quanto concerne quelle più soggettive (ovvero qualità del gioco e reali prospettive).
Nel frattempo ci si può godere il ritorno alla vittoria al Grande Torino, i nove punti su dodici disponibili raccolti nelle ultime quattro giornate e la conseguente situazione di classifica più tranquilla, i miglioramenti dimostrati da diversi giocatori e la ritrovata unità di intenti del gruppo che ha saputo ritrovarsi anche in campo nonostante le assenze importanti, quella del leader Belotti in primis. Un buon viatico per sperare di superare anche gli ostacoli Verona e SPAL che si frapporranno ai granata prima della pausa natalizia.
Torino-Fiorentina: chi sale
ANSALDI gamba e tecnica al servizio della squadra ed in assenza del capitano è lui a farne le veci più di chiunque altro per tenacia, abnegazione, esempio in ogni zona del campo. Ma anche per assist (sontuoso quello per il gol di Zaza) e tiro con il quale chiude la gara.
ZAZA reagisce al momento giusto al periodo no ed alle voci negative sul suo conto. Si mette subito a disposizione dei compagni con sponde e rientri fin nella propria trequarti. Si procura occasioni e mette a segno un bel gol di testa sostituendo finalmente degnamente il Gallo.
VERDI autore di buone giocate ed assist preziosi e decisamente meglio che in passato, si nota la crescita di condizione e di convinzione e l’intesa coi compagni. Sembra sulla strada giusta e certamente un gol contribuirebbe a sbloccarlo definitivamente.
RINCON pian piano sta tornando ai livelli dello scorso campionato: non inizia bene sbagliando una verticalizzazione ma ben presto si rende autore di buone sventagliate e di pressing a tutto campo. Qualche difficoltà anche per lui su Castrovilli.
BREMER conferma il buon periodo di forma dando seguito all’ottima prestazione di Genova. Ben piazzato, intercetta e chiude varchi e annulla Vlahovic mentre nel finale è determinante nel fermare in scivolata la conclusione di Pedro. Qualche sbavatura perdonabile.
Torino-Fiorentina: gli stabili
IZZO nel primo tempo, pur dovendo stare attento alle ripartenze viola, si propone in chiave offensiva e da un suo break a metà campo con assist a Zaza nasce un’azione gol importante. Nella ripresa qualche sbavatura e Chiesa gli crea qualche problema.
N’KOULOU anche lui gioca una partita non particolarmente impegnativa ma puntigliosa. Sempre efficiente nel gioco aereo, concede appena mezza occasione a Sottil ma nel complesso se la cava bene rimediando spesso in corner o fallo laterale senza tanti fronzoli.
SIRIGU due parate ma importanti nei secondi 45’ dopo aver trascorso tutto il primo tempo senza particolari impegni. Bene anche nelle uscite alte. Niente di eccezionale considerati i suoi standard.
BASELLI non è molto appariscente sebbene giochi a tutto campo: un tiro dal limite (sa fare meglio!), lotta in mediana con Pulgar e preziosissimo in difesa nel finale liberando un pallone vagante nell’area piccola e deviando un tiro di Chiesa.
AINA dopo nemmeno un quarto d’ora entra a freddo per prendere il posto di De Silvestri sulla fascia destra ingaggiando a lungo un duello con Dalbert. La cosa migliore la fa però dalla parte opposta quando lavora un buon pallone dando il via al raddoppio di Ansaldi.
MEITE’ subentra a Berenguer con compiti evidentemente diversi a quelli dello spagnolo: si piazza in mediana nel momento di maggior pressione viola e si rende utile anche in area granata pur compassato come al solito.
Torino-Fiorentina: chi scende
DE SILVESTRI si fa subito male ed è costretto ad uscire zoppicante dal campo a causa di una contusione rotulea al ginocchio sinistro. Fortunatamente sono state escluse fratture ma la sua situazione è da monitorare.
ovvio che siamo ancora ammalati,ma le premesse x una buona guarigione ci sono tutte.
Cairo compraci Abrham
per settimane e settimane ho sentito, o meglio letto, continui elogi a vlahovic e continue critiche e insulti, a Bremer. dato che si chiama toro.it e non fiore.it la cosa stona già di per sè! comunque bremer a vlahovich, la palla gliela ha fatta vedere a fine partita. gli ha… Leggi il resto »