Il borsino di Carlo Quaranta dopo Torino-Inter 0-3: la “sindrome della sconfitta” affligge i granata. Ecco chi sale e chi scende

Il Torino è governato dalla sindrome della sconfitta (sette) che ha la maggioranza assoluta nel computo delle giornate sin qui disputate (tredici). Di fronte a questo dato si fa fatica a trovare risvolti positivi: si potrebbe ricordare il campionato 2014/15 nel quale i granata, guidati da Gianpiero Ventura, alla stessa giornata avevano raccolto persino un punto in meno ma intanto regalavano soddisfazioni in Europa League ed al termine del campionato chiusero all’ottavo posto sfiorando nuovamente l’Europa dopo essersi tolte diverse soddisfazioni (tra cui la vittoria nel derby).

Tuttavia, pur volendo essere fiduciosi aggrappandosi a quel precedente, le molteplici criticità attuali ci riportano alla triste realtà: dopo aver palesato tutti i limiti di costruzione di un gioco offensivo contro le “piccole” avendo però tenuto botta contro avversarie più blasonate, contro l’Inter si sono scoperte tutte le crepe anche di tenuta difensiva con i vari Izzo e Nkoulou lontani parenti di quelli di un anno fa ed una mediana (che risultava palesemente inadeguata qualitativamente e quantitativamente già lo scorso anno) che sotto la pioggia battente ha fatto acqua da tutte le parti.

In più, perso il capitano per infortunio dopo appena 10’ ne ha risentito non solo l’attacco ma l’intera squadra; le defezioni (Falque fra tutti) non accennano peraltro a diminuire, così come non si vedono progressi nel gioco e la sensazione del tutti contro tutti è percepibile ad occhio nudo: il Presidente è convinto di aver fatto il massimo in sede di mercato ricadendo però nello stesso errore dei primi anni quando pensava di poter fare tutto da solo, l’allenatore a cui già da quest’estate è sfuggito di mano più di qualcosa (il caso Nkoulou è emblematico) non sembra sia più seguito dal gruppo e punta il dito contro gli errori dei suoi ragazzi anziché fare da parafulmine, gli stessi giocatori litigano animatamente fra loro durante la partita, la tifoseria più divisa di sempre sabato sera si è (ri)unita solo nella contestazione e a sancire tutte tali fratture intanto, dopo appena due settimane, il Fila ha chiuso nuovamente al pubblico durante gli allenamenti.

Torino-Inter 0-3: chi sale

LUKIC il serbo è stato il più volenteroso, ha pressato alto ed è stato protagonista di buone azioni. Anche quando ha perso il pallone ha subito recuperato giocando con grinta e qualità. Con queste prestazioni si candida a poter diventare titolare fisso.

Torino-Inter 0-3: stabili

ANSALDI è tra coloro che lotta maggiormente e crea pericoli ad Handanovic con tiri cross insidiosi. Mette in difficoltà D’Ambrosio (che costringe all’ammonizione) ma commette anche errori vistosi a metà campo difettando in continuità.

VERDI qualche segnale di risveglio ma ancora tante pause per l’ex Napoli sempre alla ricerca della condizione. Un bell’assist per De Silvestri, una punizione insidiosa ma non trova ancora la giocata che lo sblocchi. E intanto viene fischiato al minimo errore.

DE SILVESTRI riconquista il posto di titolare giocando una partita difficile nella quale viene spesso messo in difficoltà da Biraghi ed accusa diversi passaggi a vuoto. Bene invece nel gioco aereo e in area avversaria è il granata più vicino al gol.

BASELLI nel primo tempo è tra i più attivi, dai suoi piedi transitano diversi palloni che gioca anche bene innescando alcune buone occasioni. Non riesce tuttavia a fare filtro come altre volte a centrocampo e cala alla distanza.

SIRIGU stavolta il portierone non basta: pur compiendo due interventi straordinari su Lukaku e Barella, subisce tre gol (sui primi due non è impeccabile in uscita restando un po’ a metà strada) e perde platealmente le staffe con Izzo.

ZAZA abbandonato a se stesso e stretto nella morsa dei difensori nerazzurri non ha possibilitĂ  di incidere sia per colpa sua che non vince alcun duello con gli avversari che dei suoi compagni che non gli recapitano palloni invitanti.

AINA entra quando ormai i giochi sono fatti e si posiziona sulla sinistra per duettare con Ansaldi alla ricerca di sovrapposizioni e soluzioni nuove ma senza successo. Qualche folata e un cartellino giallo.

BERENGUER a 20’ dalla fine e sullo 0-3 non si poteva certo sperare che potesse cambiare le sorti della partita su un campo non adatto alle sue qualità. Tocca pochi palloni e si vede poco. Poi è evidente che tra il Brescia e l’Inter c’è un abisso.

MEITE’ poteva essere la partita adatta alle sue caratteristiche e fino al raddoppio interista la sua prestazione sembrava incoraggiante sebbene avesse perso il contrasto aereo con Vecino che portava al primo gol. Molto più gravi le sue responsabilità sul secondo quando dimostra tutta la sua indolenza.

Torino-Inter 0-3: chi scende

IZZO il difensore campano è sempre più irriconoscibile: a parte gli svarioni dietro che costano cari, fallisce anche una ghiotta opportunità di testa per riaprire la partita ad inizio ripresa e difetta della grinta che lo contraddistingueva nello scorso campionato.

NKOULOU stesso discorso fatto per il suo compagno di reparto: fuori posizione sul primo gol e in altre ripartenze a campo aperto dei nerazzurri, non riesce a chiudere varchi ed è in costante difficoltà negli attacchi avversari. Le scorie dell’ammutinamento estivo restano.

BREMER si presenta nel migliore dei modi recuperando su un pericolosissimo Lukaku alla prima voragine che si apre nella difesa granata, poi affonda anche lui sul 3-0 ed esce poco dopo con qualche acciacco da valutare.

BELOTTI si fa subito male in un contrasto aereo con Skriniar accusando dei dolori al fianco destro che lo costringono ad abbandonare il campo dopo appena 10’. Ed appena esce lui fatalmente l’Inter passa. Gli esami hanno fortunatamente escluso fratture costali ma resta in forte dubbio per Genova.

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ultimo aggiornamento: 26-11-2019


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poggiardo granata69
poggiardo granata69
4 anni fa

Speriamo che questo brutto periodo passi presto…

musk
4 anni fa

Scusate se copio e incollo da altro articolo ma ho famiglia ma non mi do pace per questa cosa e spero che qualcuno vada a fondo… Complimenti alla Redazione che da spazio a questa vicenda. Ho assistito personalmente in anni passati a questa vicenda vergognosa in Primavera. Questo è il… Leggi il resto »

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