Come sempre dopo una partita del Torino, torna l’appuntamento con il Borsino di Carlo Quaranta: ecco chi sale e chi scende
Si sperava in una vittoria convincente contro il Crotone per mettersi alle spalle questo brutto avvio di campionato e vivere la pausa per le nazionali di novembre con un pizzico di serenità in più. Ma in fin dei conti poteva bastare anche solo vincere giocando male e forse persino pareggiare ma dando continuità in termini di gioco alle ultime prestazioni confortanti per consolarsi e guardare con più fiducia al futuro. Ed invece nulla di tutto questo, il Torino fa passi indietro tanto in termini di risultati quanto in quelli di bel gioco. Si dirà che hanno inciso i tre giorni di preparazione in meno, che venti giorni fa si sarebbe perfino perso, che il Crotone è più avanti avendo meccanismi oliati da due anni e così via. Ed è legittimo anche considerare che per la prima volta in questo campionato Sirigu è rimasto imbattuto. Tuttavia, scelta tattica o meno, il dato sconcertante dei (zero!) tiri in porta effettuati contro l’ultima della classe (che finora in trasferta aveva preso quattro gol a partita!) non può passare inosservato né basta il palo interno casuale colto da Gojak grazie ad un cross deviato per avanzare tesi di malasorte. E peraltro anche i cambi per tentare di invertire l’inerzia del match che vedeva una certa supremazia da parte degli ospiti sono risultati troppo tardivi. Infine, inceppatosi Belotti, l’attacco è rimasto a secco e pertanto anche il dato finora positivo della prolificità è venuto meno. Anche perché, con Zaza appena recuperato ma inutilizzato, Verdi sempre a digiuno, Bonazzoli troppo lezioso e poco incisivo, non si può sperare che Lukic sia sempre in giornata di grazia.
Insomma, alla vigilia della sosta che lo priverà di ben 12 nazionali, Giampaolo si trova alle prese con la famosa coperta corta ma il calendario non aspetta e non ammette giustificazioni: alla ripresa Inter, Samp e derby costituiranno inevitabilmente una sentenza.
Chi sale
BREMER dà sostanza ai segnali di crescita con un provvidenziale recupero su Simy in area, rimediando ad una sbavatura di Lyanco e distinguendosi per giocate pulite ed in anticipo.
SIRIGU “festeggia” primo clean sheet stagionale e convocazione azzurra con due interventi meritevoli su tiri di Pereira e Messias ed un paio di uscite alte.
SINGO da subentrante si fa superare da Messias ma è bravo a recuperare su Simy. In generale col suo ingresso i granata iniziano a spingere sulla destra. Buona conferma.
Gli stabili
LINETTY si nota che a centrocampo è quello che conosce meglio le richieste di Giampaolo, si allarga a raddoppiare e contrastare e cerca sempre la giocata di prima intenzione. Si limita però più al contenimento di Benali che a prendere iniziative.
BELOTTI ancora una volta è sceso in campo per tutti i 90’ nonostante fosse in dubbio. Il leit motiv della partita è stato il duello ingaggiato con Magallan, non riesce a tirare in porta e ciò influisce sulle statistiche dell’intera squadra (la metà dei gol e un terzo dei tiri totali in porta del Toro sono suoi). E nel finale regala un assist d’oro a Bonazzoli…
LYANCO oltre a difendere con più profitto del solito, non si sottrae all’avvio dell’azione in fase di costruzione sebbene non sempre sia preciso nei lanci e commetta uno svarione difensivo.
RINCON tra i più stanchi fisicamente per aver giocato sempre e di conseguenza mentalmente, non offre una prestazione all’altezza e nel finale commette un brutto errore. Ed ora dovrà volare in Venezuela per rispondere alla chiamata del CT José Peseiro.
MURRU nella staffetta con Rodriguez a lui spetta solo un terzo di gara nel corso della quale si distingue per una maggiore presenza in avanti ma non proficua come contro il Genoa.
VERDI non incanta ed è spesso fuori dall’azione ma fornisce due buoni passaggi filtranti di prima a Belotti in area. Si fa vedere anche in ripiegamento difensivo, disturba Cigarini e vince qualche duello. Manca ancora di continuità.
GOJAK gioca quanto basta per essere protagonista – quasi suo malgrado – del pericolo maggiore per Cordaz con un tiro cross che finisce sul palo. Non ha il tempo per cambiare il volto alla partita ammesso che avesse le potenzialità per farlo.
MEITE’ come al solito alterna buone giocate a dormite imperdonabili come quando si fa anticipare non andando incontro al pallone o costringe Rodriguez al giallo con un passaggio lento come il suo andamento.
RODRIGUEZ in ripiegamento difensivo contiene bene Pereira chiudendolo spesso in fallo laterale o corner. Raramente intraprendente in avanti, a parte un cross sul secondo palo. Troppo poco.
Chi scende
LUKIC il nuovo trequartista, dopo aver entusiasmato nelle precedenti uscite, non è apparso ispirato ed ha sbagliato qualche passaggio di troppo. Talvolta ha cercato di strafare portando troppo palla e il suo pressing è mancato.
VOJVODA conferma le difficoltà difensive evidenziate pure da giocatori non propriamente irresistibili quali Reca e Messias. Ma l’involuzione significativa è in attacco dove si vede solo un attimo prima della sostituzione.
BONAZZOLI anche nei minuti contro i pitagorici sembra che voglia mettersi in luce tanto da risultare talvolta troppo egoista ma al momento opportuno anziché trasformare in gol l’occasione avuta difetta di convinzione e spreca tutto.
Coperta corta o no,siamo riusciti a non battere il Crotone…
A rieccoci con la coperta corta.In questa squadra senza carattere che tende ad addormentarsi serve un vero leader.Lo sono in parte il Gallo e Rincon ma non basta.Come già scritto a Gennaio punterei tutto sullo scambio Izzo/Nainggolan.Lui si che sveglierebbe questo gruppo,in campo sarebbe leader indiscusso,a differenza di ciò che… Leggi il resto »
coperta corta e rammendata alla meglio
È una grande idea la tua, ma Naingolan ha solo il Cagliari nella testa secondo me..e come dargli torto
non me ne volere , ma vede solo il cagliari per quale specifico motivo? a parte che ci aveva già giocato? non è che li si brilli di risultati ….
Ahahha non potrei mai volertene! È esploso a Cagliari e ci è già tornato una volta, si è parlato tutta l’estate di tornare la per quella che sarebbe la terza volta (quest’ultima era solo in prestito se non sbaglio) ma le squadre non si sono accordate. Inoltre in Sardegna lo… Leggi il resto »
A mio parere sarebbe il giocatore ideale x svegliare un gruppo demotivati e indolente.Il suo ingaggio sarebbe spalmato e in parte pagato dall’Inter come scorso anno al Cagliari.In assoluto un innesto con grande carisma,più di qualunque allenatore.
per mio personale giudizio sarebbe per noi un ottimo affare izzo è in esubero e naingolan come caratteristiche serve li in mezzo…. lui piu baselli regista(mia personale opinione) e qualitativamente il centrocampo sale di peso specifico…ma non escluderei neanche quel vecino di cui si parla..
Vedo Vecino molto più fattibile e non mi dispiacerebbe, Naingolan non credo sia un regista di ruolo, quest’ultimo si
Buonasera. Vecino è Naingolan sono 2 mezzali.
Vecino e Naingolan.
Ah grazie! Non lo sapevo! Allora perchè seguiamo un altro non regista?
Con tutto il rispetto,nel livello mediocre del ns centrocampo,il Ninja giocherebbe ovunque.
Vecino pare sia infortunato e ci snobba perché vuole giocare le coppe.Ripeto.Fotte,il Ninja x noi sarebbe oro sia per la sua collocazione in campo aiutata da una tecnica ben oltre gli standard degli attuali interpreti,ma sottolineo l’importanza di un giocatore con tale carisma e voglia di lottare.Virtù che ai nostri… Leggi il resto »
Scusate,fotte nn so da dove sia uscito,)
Sarò forse l’unico ad essere d’accordo sulla parte di Verdi ma non nel pressing, è troppo svogliato in quello e non l’ho mai visto sbattersi più di tanto. Ho comunque notato anche io che ha fatto dei buoni passaggi a cercare la profondità, purtroppo non sfruttati. Comunque continuo a pensare… Leggi il resto »
Scusa, qual è la squadra “che vuole solo farti giocare male, a spezzoni e farti innervosire”, a parte la nostra negli scorsi due anni?
Ahahahhaha ci sta!
Buongiorno. Col Crotone come possesso palla ed azioni l’ha fatte più il Crotone.
Si, asfissiando i centrocampisti che non potevano far gioco, per più demerito nostro questo è sicuro, non abbiam fatto una ripartenza perchè è stata sempre interrotta fallosamente sul nascere e, a conseguente difesa schierata, agli attaccanti non arriva nulla giocabile e il centrocampo non è capace a cosruire, normale che… Leggi il resto »
i c.campisti non sanno fare gioco
Il mio “per demerito nostro” alludeva a questa triste verità purtroppo
Ricordo l’anno di Cerci ed Immobile giocavamo bene sulle fascie con Damian e Cerci a destra e Peres ed El Kadouri a sinistra.