Dopo la vittoria del Torino sul campo del Genoa, la prima in questo campionato, torna l’appuntamento con il Borsino di Carlo Quaranta

Sulla scia delle due ultime prestazioni positive terminate tuttavia con una rimonta subita, il Torino conferma i progressi nella condizione tecnico – atletica salvaguardando stavolta anche quella psicologica e riuscendo così a portare a casa tre punti che non si vedevano tutti insieme dal 16 luglio scorso quando furono conquistati proprio contro il Genoa al Grande Torino.
Altre conferme sono arrivate dal gioco che lascia intravedere una trama più organizzata rispetto al passato, con un maggior numero di passaggi brevi e di prima e dalle prestazioni dei singoli, di Lukic in primis che tra le linee si sta dimostrando un’ottima intuizione di Giampaolo ed è passato dallo status di anonima mezzala a quello di fine tessitore in grado di pressare e rubar palla, di capovolgere in breve l’azione e di concluderla pure.
L’attacco che ha nella voglia e nella caparbietà del suo eroico Capitano Belotti, il quale per la prima volta non è andato in gol ma ha fatto un assist, la punta di diamante continua a trovare la via del gol continuità (dodici gol già realizzati alla media di due a partita) e sembra possa avere margini di crescita mentre la difesa nemmeno stavolta è riuscita a blindare la porta di Sirigu (sempre trafitto finora) ed è ancora in fase di assestamento dopo anni di schema a tre. Contro il Genoa il tecnico abruzzese ha dato vita anche ad un mini turn over in vista della prossima partita contro il Crotone nella consapevolezza che solo attraverso la continuità di gioco e di risultati si potrà dire che quella di Genova sia stata la partita della fatidica svolta altrimenti resterà una vittoria nemmeno tanto difficile da pronosticare, la famosa rondine che non fa primavera…

Torino: chi sale

LUKIC prestazione da primo della classe per il nuovo tuttocampista serbo. Autore di un gol e mezzo ma anche di altre buone giocate tra le linee dove si fa trovare riuscendo a costruire e dare fastidio. Potrebbe essere stata la gara della consacrazione.
LYANCO il centrale disputa una partita molto positiva: giganteggia sulle palle alte, dimostra buon senso della posizione e si affaccia anche in avanti.
MURRU impreziosisce una gara attenta in fase di copertura nella quale controlla bene gli avversari con un salvataggio sulla linea e con un assist e mezzo per i gol granata derivati da sue verticalizzazioni.
SINGO alla seconda da titolare è già una certezza. Meno arrembante e pericoloso davanti, si rivela prezioso anche dietro: salva un gol e vince il duello con Pellegrini.
BELOTTI gioca l’intero match nonostante il dolore al ginocchio. Tuttavia, oltre all’ennesima dimostrazione di attaccamento alla causa granata, è anche prezioso partendo da sinistra con l’assist per il raddoppio e con un paio di tentativi alti. Oltre al solito contributo in ogni dove.

Torino: gli stabili

BREMER resta su standard apprezzabili, bene in marcatura e attento sui traversoni bassi. Rischia solo all’inizio con quell’intervento su Lerager che per poco non costa il rigore.
RINCON non molto pulito nella gestione del pallone. Perde qualche pallone di troppo ma non si risparmia e nel finale rimane stoicamente in campo nonostante guai fisici.
MEITE’ subentra a Gojak nella ripresa sul risultato di doppio vantaggio, entra presto in partita ed è protagonista di una percussione centrale con tiro sballato. Per il resto piuttosto anonimo.
RODRIGUEZ la partenza dalla panchina non equivale ad una bocciatura ma a normali dinamiche di turn over. Quando entra in campo fa cose buone ma non si accorge di Scamacca alle sue spalle nell’azione del gol.
LINETTY si nota in fase di contenimento dando una mano a Murru nei raddoppi e nella seconda parte di gara tenta di più il dialogo con i compagni in ripartenza ed offre un buon pallone a Bonazzoli. Lascia tuttavia la sensazione che può fare di più.
VERDI da sottolineare lo spirito di squadra che dimostra in varie circostanze. Ancora non è così utile come ci si aspetterebbe in fase di rifinitura se non su palla inattiva.
SIRIGU praticamente inoperoso (salvato due volte dai compagni) se si eccettuano un paio di uscite alte e un tiro centrale di Parigini. Prende gol sul suo palo. Ancora non ci siamo.
VOJVODA come per Rodriguez e Meité la sua esclusione iniziale è per dosarne le energie a causa delle tre gare in una settimana. Stavolta è lui a subentrare a Singo soffrendo in più di una circostanza l’ex Parigini.
GOJAK l’ultimo arrivato, alla prima da titolare, è impiegato come da promesse giampaoliane nella posizione di mezzala con compiti di allargarsi per contrastare l’esterno. Dimostra grinta ed adattamento ma ancora manca l’intesa coi compagni.
BONAZZOLI ancora indietro nell’assimilazione di schemi ed intesa, non sfrutta il minutaggio riservatogli e spreca malamente una buona occasione peccando di imprecisione, precipitosità ed egoismo.

Simone Verdi of Torino FC celebrates after scoring a goal during the Coppa Italia football match between Torino FC and US Lecce.
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ultimo aggiornamento: 07-11-2020


6 Commenti
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GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

Concordo con il titolo e il tenore dell’articolo: segnali positivi.
“primi” segnali positivi
che saranno sempre più tali, se oggi si dà un seguito

Gigi Meroni
3 anni fa

Lasciare fuori Nkoulou e Sirigu (Sirigu é calato molto negli ultimi 12 mesi, probabilmente per problemi psicologici).
Che facciano giocare Milinkovic-Savic!

Cairo dimissioni!

Alberto Fava ( Gigi Marengo for President ).

Azzo che titolo…….🤣🤣🤣🤣
A’ sor Quarantaaaaa !!! 😂😂😂

Istantanee di paura

Giampaolo e la coperta corta