Torna l’appuntamento con il Borsino di Carlo Quaranta: ecco chi sale e chi scende dopo il pareggio del Torino contro il Bologna
Il Torino prosegue nella striscia di risultati positivi pareggiando in casa del Bologna l’ennesima partita nella quale era passato in svantaggio. Ora tuttavia la continuità non è soltanto di risultati ma anche di prestazioni, di sensazioni positive giacché sono state ben più le recriminazioni per non aver centrato il bottino pieno piuttosto che i sospiri di sollievo per lo scampato pericolo. I granata, come spesso accade, non sono partiti bene ma poi hanno gradualmente guadagnato metri alzando sensibilmente il baricentro e il pressing nella ripresa e collezionando molte più occasioni da rete (purtroppo sciupate per imprecisione) rispetto agli avversari. La comunicazione di Nicola così originale e ricca di citazioni, spunti e frasi non di circostanza in conferenza stampa è evidentemente efficace anche negli spogliatoi visto l’atteggiamento e i risultati dei secondi tempi dei granata e si intuisce facilmente che alle parole seguono fatti e gesti – come quello del cerchio tra tutti i componenti la rosa a fine gara – per nulla vacui o fini a se stessi.
Pur ricorrendo ad un po’ di turn over obbligato per gli impegni ravvicinati si è avuta la dimostrazione che cambiando gli interpreti lo spartito resta pressoché invariato, il Torino è ora una squadra in grado di gestire meglio i tempi e molto più convinta dei propri mezzi e votata all’attacco rispetto al girone di andata. Anche gli attaccanti sembrano più interscambiabili mentre a centrocampo la brillantezza di Mandragora incide anche sulle prestazioni dei compagni; in difesa poi si è trovato e ricomposto il terzetto base con il quale sembra si sia quadrato il cerchio. La classifica è ancora problematica e il calendario propone turni difficili per il rush finale ma ora i presupposti sono quelli giusti e questa squadra sembra poter gestire anche episodi negativi e stanchezza, la strada è tracciata.
Bologna-Torino: chi sale
MANDRAGORA sempre più dentro ed al centro di questo Toro, suggella un’altra buona prestazione con un gol capolavoro colpendo al volo di mezzo collo esterno e insaccando all’incrocio. Protagonista di ottime chiusure in area granata, qualche sbavatura quando perde palla da Soriano e tira precipitosamente di sinistro.
ZAZA prova volitiva da parte dell’attaccante che pare abbia ritrovato confidenza col gol e se stesso nelle ultime settimane. In area c’è in anticipo su tutti nel gioco aereo e anche lui ha una buona chance dopo bel taglio e conseguente assist di Belotti ma non la sfrutta. Ci crede fino alla fine.
NKOULOU si è ripreso posto da titolare e leadership difensiva con interventi autoritari su Barrow, Orsolini e Soriano anche se è incappato ancora in un’ammonizione evitabile.
SINGO anche lui torna a piena disposizione ritrovando il posto sin dall’inizio sulla destra che, grazie anche a lui, resta la fascia più utilizzata e da cui arriva qualche pallone interessante al centro. Forse avrebbe potuto fare di più in chiusura su Barrow.
Bologna-Torino: gli stabili
IZZO gioca una partita convincente, ferma Sansone, chiude gli spazi con efficacia ed esce bene anche in palleggio. Non deve faticare molto ma è un altro giocatore rispetto ad inizio stagione.
LUKIC subentra bene facendo meglio di Rincon soprattutto in fase di fraseggio davanti. Comunque si fa apprezzare anche per un buon recupero su Svanberg.
BASELLI gioca troppo poco per poter pretendere continuità di prestazioni e la concorrenza pure di Verdi nel suo ruolo non lo aiuta. Si fa notare per un calcio di punizione al 90’ che s’infrange sulla barriera.
ANSALDI certamente più intraprendente di Rodriguez in fase di spinta pur senza essere decisivo come in altre occasioni. E in difesa si fa superare pericolosamente da Skov Olsen nel finale.
SANABRIA in campo negli ultimi 20’ ha poche occasioni per mettersi in luce e non incide. Prova una giocata in area con tiro cross fuori misura e un triangolo con Zaza che non gli riesce.
BREMER non è stato tra i protagonisti di giornata, ha solo fatto il suo cercando di contenere Orsolini e difendendo alto nel secondo tempo. Anche un’incursione poco fortunata in area avversaria.
BELOTTI pesa il gol mancato a tu per tu con Skorupski poco prima del gol di Barrow, avrebbe cambiato la partita. Aveva iniziato bene lanciando Verdi, procurandosi i soliti palloni e falli e ha chiuso con un ottimo assist per Zaza prima di uscire per logiche di turn over.
RINCON stavolta, da titolare, non prende iniziative e sembra più compassato del solito. Qualche inserimento nei primi minuti ma poi arretra troppo. Spende bene l’ammonizione per fermare la ripartenza di Sansone.
Bologna-Torino: chi scende
VERDI un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni non fosse altro che per il pallone perso che costa il gol e l’errore in area rossoblù quando sbaglia un rigore in movimento. Eppure aveva iniziato bene confermando una certa verve, poi si demoralizza.
RODRIGUEZ dopo un mese e mezzo ritrova il campo ma sembra arrugginito e non sfrutta l’occasione concessagli balbettando non poco in fase propositiva. Tra impieghi da centrale di sinistra ed esterno sembra aver smarrito l’identità.
MILINKOVIC-SAVIC dopo due partite sufficienti, incappa in una papera nell’unico tiro in porta della giornata: la conclusione non irresistibile di Barrow lo sorprende sul suo palo.
La strada sembra quella giusta.certo è ancora lunga però
Per lunedì sera avremo probabilmente il miglior 11 da mettere in campo. Sarà inferiore tecnicamente al Napoli ma motivato e voglioso di giocarsela fino alla fine. Sirigu; Izzo, N’Koulou, Bremer; Singo, Lukic, Mandragora, Verdi, Ansaldi; Belotti, Sanabria. Forse Rincon al posto di Lukic in partenza ma non è detto, anzi.… Leggi il resto »
Basta con Rodriguez, Milinkovic e Verdi solo da subentrante, Boye’ ha segnato oggi con l’Elche il suo sesto goal.
Mamma mia Boye ‘ , io di certo non rimpiango quel brocco , passo da sere B / lega pro