Torino, il borsino stagionale: chi scende
VOJVODA nemmeno lui si è distinto tra gli esterni a disposizione di Juric. Anch’egli poco decisivo e meno preciso nei cross, è stato decisivo con un assist a Pellegri contro la Samp e sfortunato in qualche altra circostanza (vedi palo contro lo Spezia) mentre in difesa è ricaduto negli stessi errori concettuali (pericoloso passaggio orizzontale nella propria trequarti) anche nell’ultima partita contro l’Inter. Avrebbe potuto fare di più, posizione in bilico.
ZIMA in quest’ultima parte di stagione non ha mai visto il campo a causa della rottura del menisco che lo ha costretto all’intervento ed a saltare tutte le partite da gennaio in poi per cui il giudizio su di lui resta sospeso.
BAYEYE solo una manciata di minuti contro il Monza per il terzino francese che dopo l’exploit in coppa Italia contro il Milan praticamente non ha lasciato tracce. Evidentemente in allenamento lo staff tecnico ha valutato che è ancora acerbo.
MILINKOVIC-SAVIC è stato il più presente, anzi sempre presente per tutte le 38 giornate. A differenza dell’anno scorso quando Juric lo avvicendò con Berisha, in questa stagione il serbo è stato titolare inamovibile. Considerando le prestazioni, tuttavia, il portierone non ha sempre convinto, raramente ha compiuto parate decisive ed anzi anche nel finale di stagione non ha regalato al reparto difensivo sicurezza né sulle uscite alte né sulle conclusioni, peraltro limitate dalla buona fase difensiva della squadra. In conclusione dopo un buon avvio, l’ultima parte di stagione è insufficiente.
SECK altri scampoli nell’ultima parte di stagione, mai decisivo e quasi sempre incapace di gestire l’ultima giocata nonostante le qualità nel saltare l’uomo e creare buoni presupposti. Non sembra avere la giusta voglia e determinazione per sfondare. Nessun passo avanti rispetto al passato.
PELLEGRI troppo poco anche nell’ultima parte di stagione per il giovane attaccante perseguitato dagli infortuni. Ha giocato poco, segnato un solo gol ed è riuscito a “rovinare” pure quello incappando in un gesto poco sportivo. Oltre ai frequenti problemi fisici ha confermato anche limiti caratteriali che potrebbero pregiudicarne la crescita.
AINA gli ultimi scampoli di gara regalatogli da Juric nelle ultime tre gare dopo mesi lontano dai terreni di gioco non hanno aggiunto nulla alla sua permanenza in granata che giunge al capolinea per scadenza naturale del contratto. Costato otto milioni, dopo quattro stagioni in granata con più ombre che luci, si è rivelato di fatto una minusvalenza per il club di Cairo.
ADOPO  la sua stagione è iniziata e terminata con quel gol a San Siro che valse la qualificazione ai quarti di finale in coppa Italia. Per lui negli ultimi mesi solo una manciata di minuti contro il Monza e qualche polemica fuori dal rettangolo di gioco. Un altro che andrà via a parametro zero (sembra a buon punto la trattativa con l’Atalanta) senza molti rimpianti.

Che Adopo se ne vada via a parametro zero senza troppi rimpianti mi sembra una caxxata
SINTESI DELL’ARTICOLO:
quelli che quest’anno hanno fatto meglio, sono quelli di proprietà !!
Se invece leggi gli zerotreini, “sembra” che il Toro si regga tutto e solo sui prestiti !!!
ahahahahahah hh tendenziosi, e faziosi, ma pure STU PI DI perchè non hanno capito che nessuno crede più a loro