Nel derby servirà un Toro sfrontato e irriverente, che dovrà caricare a testa bassa anche nella partita dell’anno: Mihajlovic ha riportato le componenti giuste
Si deve dare atto a Mihajlovic di aver riportato nell’ambiente granata il cuore Toro nella sua declinazione più pazza, più sfrontata, più irrazionale. E’ grazie a tali caratteristiche che questa squadra riesce a superare gli ostacoli oggettivi e quelli che si crea da sola, spesso a causa delle medesime qualità che talvolta diventano limiti. Il 4-2-3-1 esalta ancora di più le attitudini iper offensive di Mihajlovic che – quando non è contento – non si fa scrupoli a passare addirittura al 4-1-1-4 e sprigiona – come già analizzato la settimana scorsa – le qualità dei trequartisti e di Ljajic in particolare. Non ne sta beneficiando, invece, il Gallo che non sfrutta pienamente le sue caratteristiche, ha meno spazi per la vicinanza di Ljajic (quando non anche quella di Maxi Lopez), non riesce a proporsi in profondità ed ha meno occasioni di far male. Non ne beneficia nemmeno la difesa che si compone di terzini votati prevalentemente alla fase offensiva e che soprattutto in contropiede viene infilata facilmente aggravando anziché diminuire il rischio di prendere gol. Pertanto se prima il problema era quello di dover fare un gol in più degli avversari, ora a maggior ragione è questa la sfida poiché alla maggiore facilità ad essere puniti deve corrispondere una maggiore concretezza in zona gol altrimenti si finisce per avere più svantaggi che vantaggi dal nuovo disegno tattico. Contro la Sampdoria il gol preso a freddo e la mancanza di cinismo davanti hanno amplificato queste problematiche rafforzando così la convinzione che contro squadre più forti ed organizzate si rischia seriamente di pagare a carissimo prezzo tali lacune. Fra pochi giorni si avrà la più esplicita delle risposte in proposito, c’è il derbye non basterà l’inversione di tendenza che ultimamente vede Belotti e compagni ottenere di più in trasferta (sabato si giocherà allo Stadium). Occorrerà quel cuore Toro sfrontato e irriverente, che se verrà infilzato dovrà caricare ancora di più a testa bassa per non fare la parte della vittima predestinata in quella che giocoforza sarà la corrida dell’anno.
CHI SALE:
ITURBE finalmente il primo acuto con la maglia granata dopo 5’ dal suo ingresso in campo. Ci aveva provato poco prima con un tiro da distanza siderale senza pretese prima di sfruttare al meglio un’incertezza di Regini. Una volta tanto è provvidenziale, chissà che non si sia sbloccato in tempo per un bel finale di stagione.
BASELLI da fantasma in mezzo al campo a giocatore da clonare. Un’altra prestazione ricca di interdizioni e disimpegni ordinati, accorcia e fa ripartire la manovra ed è ancora il faro del centrocampo granata. Non è stata la sua migliore prestazione ma si conferma sugli ultimi ottimi livelli.
STABILI:
BOYE’ solita croce e delizia sulla sinistra. Molto mobile per tutto il match, dialoga bene con Ljajic, Avelar e Belotti ed è abilissimo a districarsi da solo tra diversi avversari con giochi di prestigio in un fazzoletto di campo. Ancora una volta però si dimostra poco freddo nell’inquadrare la porta pur avendo varie occasioni e poco cattivo in fase difensiva.
ZAPPACOSTA regala un’altra prestazione tutta cuore e polmoni. Se stavolta non offre assist vincenti è per lo più per demerito dei suoi compagni che non capitalizzano. Spinge con continuità, da rimproverargli qualche cross non preciso e qualche piccola sbavatura aerea dietro.
LJAJIC è nel vivo del gioco anche stavolta, segno che dipende molto dalla posizione in campo. Gioca però una partita altalenante dimostrandosi spesso lucido come assist man ma sciagurato come stoccatore: ha delle buone chances che non sfrutta anticipando o ritardando troppo il tiro.
HART un portiere di rango internazionale non può essere certamente contento di incassare almeno un gol ogni partita per quindici partite consecutive (tutto il girone di ritorno). Questo a prescindere da sue responsabilità che stavolta non ha. Anzi, tiene a galla i granata respingendo un tiro di Fernandes da pochi passi.
ROSSETTINI non commette gravi errori nonostante qualche affanno in velocità su Budimir e su Quagliarella. Paga dazio nelle azioni in velocità compensando in quelle da palla inattiva o nelle quali comunque ha il tempo per prendere posizione.
ACQUAH la sua prestazione è leggermente meno brillante rispetto alle precedenti ma non va in affanno più di tanto e si rivela prezioso al limite dell’area granata dove arpiona diversi palloni e nel correre e rincorrere senza sosta.
- LOPEZ stesso risultato della volta precedente, dimostra di non poter coesistere con Belotti. Se l’egoismo è connaturato all’attaccante, l’episodio nel quale Gallina e Gallo si azzuffano su un pallone a due metri da Puggioni rende l’idea che insieme nel pollaio non possono coesistere.
AVELAR non è continuo né tempestivo su Schick ma nel giudizio non si può non considerare la sua lunga inattività. Autore anche di buone proposizioni, un bel cross basso che innesca Ljajic in area e qualche efficace chiusura.
CHI SCENDE:
FALQUE come Ljajic è impreciso sotto porta. Sembra non prendere troppo sul serio l’impegno e non può permetterselo visto che ultimamente non attraversa un periodo particolarmente convincente e Iturbe fa meglio di lui in poco tempo.
BELOTTI così non va. Saranno le nuove disposizioni tattiche da assimilare, sarà la classifica dei cannonieri a ossessionarlo ma il Gallo ha poche autentiche occasioni e troppo nervosismo che mal lo consiglia nelle giocate. A tratti egoista, per il derby deve assolutamente sgombrare la mente e giocare come ha sempre fatto.
CARLAO al di sotto dello standard delle partite precedenti. Diverse sbavature, soprattutto nel primo tempo, che permettono agli ospiti di creare delle azioni pericolose e di fare male ad Hart. Anche sul gol di Schick non è impeccabile. Fortunatamente si riscatta parzialmente nella ripresa offrendo maggiore concentrazione.
ripeto ancora una volta che finalmente si da meriti al lavoro del mister, che ha saputo dare a noi tifosi quel cuore Toro che da molti anni mancava.
concordo che il Gallo abbia meno spazio,non sui benefic alla fase difensiva,trovo una squadra più equilibrata,non mi pare che ultimamente si conceda molto, e altrettanto vere che contro certe squadre si rischia di più,questo è Sinisa e a me va bene