Il presidente del Torino, Urbano Cairo, in una lunga intervista: “Contro l’Inter si è vista una vittoria di altri tempi. Il Grande Torino è inarrivabile: ora prevale il fattore economico, e ci sono squadre che hanno un fatturato molto più grande”
Urbano Cairo torna a commentare sul suo Torino, e non solo in riferimento alla partita vinta ieri contro l’Inter. Intervenuto a Radio 105, il patron granata ha parlato prima di tutto, però, proprio dei tre punti maturati contro i nerazzurri ieri, che danno una grande spinta per il prosieguo della stagione. “Ieri, credo si sia visto un Toro di altri tempi“, ha detto Cairo, “con la squadra ben messa in campo e compatta. Era aggressiva anche l’Inter,ma noi avevamo molta voglia di vincere davanti al nostro pubblico e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto tutti bene, anzi. Non so proprio scegliere chi tra i migliori“. Incalzato dai giornalisti in studio, Cairo ha poi parlato del perché ha deciso di comprare il Torino nel 2005: “È stata una combinazione di più elementi. Il calcio mi ha sempre appassionato (da giovane giocavo nella Pro Sesto), e poi per me il Toro era una cosa cara. Era la squadra di mia mamma, tifosa prima del Grande Torino e poi del Toro. Lei, molto prudente di solito, mi ha spinto a fare un’imprudenza, cioè a entrare nel mondo del calcio“.
Cairo: “Il Grande Torino? Inarrivabile. E i nostri fatturati sono inferiori ad altri”
Tifosa del Grande Torino, la mamma del presidente Urbano Cairo, e anche del Toro. Ma non si devono paragonare gli Invincibili al Toro attuale: “Quella era una squadra inarrivabile” ha dichiarato il presidente granata, “protagonista di un calcio diverso, molto più romantico e meno imperniato sull’elemento economico. Che ora, purtroppo, prevale. Lo dico soprattutto pensando a noi: abbiamo valori economici inferiori rispetto ad altri: il nostro fatturato è per esempio uno, quello di altre squadre come la Juve è 5-6 volte tanto. E ho detto quella che vince di più in Italia ma che fatica in Europa, dove ci sono società con fatturati anche maggiori“.
Cairo sull’Europa League: “Torino con risultati che non si vedono da trent’anni. Ma non abbiamo ancora fatto nulla”
Si parla poi di Europa League, e anche qui Cairo manifesta molta prudenza: “Rispetto alla stagione 2014/2015 ora ho un punto in più? È una soddisfazione personale. I tifosi ambiscono sempre a qualcosa di più, lo comprendo e fa parte della passione calcistica e della voglia di vincere sempre. È giusto così. Penso che si debba andare indietro di quasi 30 anni, cioè dei primi anni ’90, per vedere un punteggio simile, ed è una cosa buona, ma non ci dà diritto a nulla. Abbiamo ancora sette partite per fare bene” ha continuato Cairo, “poi vedremo cosa si sarà fatto“.
Diritti tv Serie A, Cairo: “Sono fiducioso”
Infine, sui diritti tv, Cairo è stato molto chiaro: “Vediamo cosa succederà con il bando di Mediapro aperto a tutti. Vediamo come andranno le trattative con Sky e Premium. Penso che si possa fare un buon lavoro: il calcio in tv deve essere fatto bene, e sono fiducioso. Mi sembra che tutti abbiano la voglia di ottenere sempre le condizioni migliori: siamo in una fase di trattativa, appunto, ma mi sento fiducioso“.
MA VATTENE BUFFONE.
BRACCE-MOZZE E LECCAPIEDI IN MARATONA ANDATEVENE
Comunque il crocevia sara’ il suo probabile impegno in politica,piu’ probbabile di qto sembri
Sentito Marco ricordare Borsano,allora aggiungo una cosa:non era solo Craxi ad averlo in grazia,ma c’era anche il potentissimo ministro Prandini,quindi contava su due panzer. Poi,chiaro che tangentopoli ha fatto il suo. Bracciamozze ha una condanna ad 1anno e nove mesi,poi prescritta,x false fatturazioni e qualcos’altro che or ora mi sfugge.… Leggi il resto »