Moretti-Burdisso, veterani alla riscossa: quando l’età è solo un numero

La coppia di difensori Moretti-Burdisso sta vivendo una seconda giovinezza. Per loro una conferma che va al di là del’età e punta al rinnovo del contratto

Moretti-Burdisso, trentasei anni, 37 da compiere a breve, e non sentirli. Se è vero che l’età non nient’altro che un numero su una carta d’identità, probabilmente i due difensori granata ne sono la dimostrazione palese. Anche contro l’Inter, infatti, i due giocatori non solo non si sono risparmiati ma sono anche risultati determinanti, alla faccia di quel maledetto numerino che sembra messo lì per ricordargli che i tempi delle sgroppate e delle partite giocate ai 200 all’ora dovrebbero essere terminati. Dovrebbero, appunto. Perché Moretti e Burdisso continuano a dare lezioni non solo di calcio ma anche di grinta, determinazione e professionalità ai tanti giovani che li affiancano. Contro i neroazzurri, esattamente un girone più tardi rispetto al suo esordio in maglia granata, avvenuto proprio nella trasferta milanese, Burdisso risulta avversario ostico per la formazione di Spalletti così come lo è Moretti che non patisce la fatica nemmeno nei confronti di avversari giovani e freschi come il subentrato Karamoah. Insomma, due veterani a cui la panchina, al momento, non fa gola per niente e a trarne vantaggio non può che essere il Torino.

Moretti-Burdisso, una seconda giovinezza per i difensori granata

Cerchiamo di fare bene per noi stessi, per i compagni, di chi paga e chi ci paga. Il campionato non è finito: manca un mese e mezzo alla fine“. Poco meno di un mese fa, dopo la sconfitta contro la Fiorentina, è con queste parole che Emiliano Moretti, tentava di scuotere una squadra in balia di sé stessa. “Le motivazioni di ciascuno di noi, sono dentro di noi”, aveva precisato il difensore granata che insieme al compagno di reparto Burdisso, di motivazioni ne ha da vendere. I due difensori sono sempre piaciuti a Mazzarri che non ha mai perso occasione di sottolineare l’impegno e la professionalità dei due, elogiandoli e portandoli come esempio anche e soprattutto per i più giovani. Certamente giocatori come Lyanco e Bonifazi hanno margini di crescita e miglioramento enormi e per il Torino non possono che rappresentare il futuro, magari prossimo. Ma è altrettanto vero che, con prestazioni a questi livelli, per Mazzarri pensare di rinunciare a Moretti e Burdisso non è certamente compito semplice. Per i due giocatori, dunque, si è aperta una nuova giovinezza che potrebbe portare in dote anche una riconferma in granata.

Moretti-Burdisso, contratti in scadenza ma il Toro pensa ai rinnovi

Due pilastri, Moretti e Burdisso, a tempo determinato, almeno per il momento. Entrambi i difensori, infatti, hanno il contratto in scadenza nel 2018 ma le possibilità di vederli vestire la maglia granata anche nella prossima stagione è tutto tranne che remota. Per il primo, infatti, le doti tecniche e quelle umane lo hanno reso non solo l’idolo dei tifosi ma anche uno dei giocatori più rappresentativi alla corte di Mazzarri. La decisione sul suo futuro, tuttavia, come avevamo già anticipato, non dipende dal Torino. La società granata, infatti, non ha nessuna intenzione di lasciar scappare Moretti, ma sarà il giocatore a dover prendere una decisione. Se la voglia di giocare, come pare, continuerà a stimolarlo, le porte saranno ovviamente aperte. In caso contrario, un futuro nella dirigenza granata potrebbe essere la soluzione più giusta per un professionista in campo ma soprattutto fuori del calibro di Moretti. Discorso analogo, almeno per quanto riguarda il calcio giocato, vale anche per Burdisso. L’argentino ha ampiamente convinto società e tecnico a suon di prestazioni di alto livello e la società granata non sembra per nulla intenzionata a lasciarlo partire alla fine della stagione. Due rinnovi più che possibili, dunque, che garantirebbero non solo a Mazzarri la permanenza di due giocatori di sicura affidabilità, ma anche la presenza in squadra di due punti di riferimento importanti per far crescere sotto la loro ombra e guida proprio i granata più giovani.