Il borsino granata dopo Torino-Bologna 1-1: ecco chi sale e chi scende dopo il pareggio rimediato contro i rossoblu
Nemmeno una vittoria brutta e sporca. A questo Torino non riesce nessuna impresa positiva, sa dilapidare tutto da situazioni di vantaggio, sa perdere meritatamente e immeritatamente, subire gol in qualsiasi modo e con qualunque modulo ma non sa vincere. Una sola vittoria in tredici giornate contro un Genoa malmesso e nelle medesime condizioni dei granata ma che da ieri ha staccato la spina Maran per riattaccare quella dell’usato sicuro Ballardini (che probabilmente sarebbe stato uno dei pochi nomi a far comodo al Torino in tale situazione se si decidesse di esonerare Giampaolo) e tanta, tantissima depressione.
Toro, l’impegno messo in campo contro il Bologna non cancella le scorie
A differenza della partita contro l’Udinese si è notato un maggior impegno ma mancando la qualità evidentemente questo non basta. Così come non basta un gol di vantaggio considerato il fatto che la porta – quale che sia il custode – ormai non resta mai inviolata (31 gol subiti è record!). Resta difficile da capire cosa possa fare ancora il volenteroso Giampaolo che nel post partita fa sempre delle analisi tecniche condivisibili e che si è superato cambiando moduli e uomini ma soprattutto affermando che la Società finora è stata perfetta (sebbene non gli abbia fornito il materiale tecnico per consentirgli di svolgere al meglio il suo lavoro). Ma le scorie nella testa dei giocatori restano e i piedi pure: raramente si contano più di due passaggi di fila in fase offensiva da parte dei vari centrocampisti e trequartisti e latitano pure i cross dalle fasce.
Dinanzi a tale stato di fatto è chiaro che rischiamo di ripetere cose già dette e ridette: le scelte societarie al termine della passata già “rischiosa” stagione non si sono rivelate giuste, sia per quanto riguarda gli acquisti che per quanto riguarda le (mancate) cessioni. Per di più memori della genesi di tale situazione (casi Petrachi e N’Koulou nell’estate 2019) si poteva e si doveva impedire di perdere la situazione di mano in questo modo. Ora o si conferma Giampaolo avendo cura di affiancargli una figura dirigenziale forte o lo si sostituisce con un altro tecnico più pragmatico e dal carattere risoluto. In entrambi i casi, se si vuol uscire dall’impasse tecnica e mentale, a gennaio occorre una mini rivoluzione nella rosa.
Torino-Bologna 1-1-: chi sale
VERDI discreta risposta dopo esser stato fuori un paio di settimane per infortunio. Batte la punizione che porta in vantaggio i granata con il contributo decisivo di Da Costa. Per l’ennesima volta si confida in un morale più alto in vista del match contro l’altra sua ex squadra.
Torino-Bologna 1-1: gli stabili
BELOTTI nel giorno del suo ventisettesimo compleanno non timbra il cartellino che lo porterebbe già in doppia cifra. Come al solito si dà da fare e prende botte lottando caparbiamente, talvolta anche con un pizzico di egoismo.
IZZO parte per la prima volta titolare in questa stagione e viene riproposto nella posizione di terzino destro nella difesa a quattro. Buone diagonali dietro, in avanti sale ma non crossa.
MILINKOVIC SAVIC bene in uscita per disinnescare un tiro ravvicinato di Palacio, smanaccia bene anche un gran tiro di Barrow ma non è impeccabile sul gol di Soriano.
RINCON nel reparto mediano è il meno peggio e cerca di farsi vede anche in area avversaria. Positivo qualche anticipo con cui crea superiorità ma poi vanifica tutto sbagliando il passaggio.
Torino-Bologna 1-1-: chi scende
LYANCO qualche errore in disimpegno ma anche buone chiusure e un gol salvato. Sempre ruvido negli interventi, prende il giallo che gli costerà Napoli.
LINETTY troppo intermittente e anche lui inghiottito dal nulla che ha attorno. Aiuta nel raddoppio e si propone per ricevere il pallone a centrocampo ma sbaglia troppo. In calo.
BONAZZOLI prova a fare pressing sul portatore avversario ed a farsi vedere dalle parti di Da Costa ma deve uscire dopo appena 28’ per guai muscolari. Fortunatamente gli esami escludono lesioni.
LUKIC in chiaro calo rispetto alle prime gare nella posizione di trequartista nella quale aveva fatto tanto bene. Non ha idee per Verdi e Belotti e non entra mai veramente in partita.
RODRIGUEZ torna esterno nella difesa a quattro ma delude per disimpegni difensivi errati e pericolosi e perché davanti non si vede mai. Vignato lo sovrasta.
GOJAK evanescente, anonimo. Ha l’opportunità di mettersi in luce dal 1’ ma fa fatica a farsi vedere, non contribuisce con alcuna idea ed anzi perde palloni pericolosi.
BREMER conferma di non attraversare un buon momento di forma. In qualche modo se la cava con Palacio ma legge male il taglio Vignato – Soriano nell’azione del gol.
MEITE’ entra a partita in corso e riesce a non far rimpiangere Gojak. È talmente lento ed indolente da apparire demotivato, certamente è demotivante.

La scossa ci vorrebbe al nano su una bella sedia elettrica.
l’unica “scossa” realmente utile
Per me Giampaolo è già esonerato, attendono la pausa natalizia per ufficializzarlo.
Anche perchè da stasera siamo ultimi insieme ai nostri mirabili cugini genoani.
Che vanno a spezia.. noi invece andiamo a Napoli, credo che passeremo il natale in fondo alla classifica soli soletti…
Se lo caccia, aspetta fine gennaio. Chiunque si presenti chiederà garanzie su acquisto giocatori……
Possibile anche questo…di sicuro chi viene in questo momento accetta una missione suicida.
👍 Vero
Per me non lo caccia, a gennaio rinforzera’ la squadra con Schone e Ceppitelli e via andare, “ora mister tocca a lei, io i rinforzi glie li ho presi..”
Ma che scossa ,il Crotone dopo il primo tempo sta vincendo 2-0 sul Parma con 2 goal di un grande Messias che giocava nei dilettanti a Torino e fu scoperto da Ezio Rossi,trascorreremo il Natale da ultimi in classifica,complimenti presidente: un altro prestigioso record per lei.
Il nano, prima di distruggerci o lasciarci, batterà ogni record negativo di una Storia non molto vincente (Grande Torino a parte) ma sempre gloriosa. No, nessuno lo dimenticherà
La storia di Messias è incredibile, un ragazzo che ormai aveva rinunciato a fare il calciatore ma poi viene scoperto per caso da Rossi, uno che di calcio ne capisce eccome. E dopo aver fatto le categorie minori in pochissimi anni è arrivato in Serie A passando dalla porta principale,… Leggi il resto »