Il Torino, fin dai tempi del Grande Torino ha avuto grandissimi centravanti, una tradizione lunghissima

Il Torino, fin dai tempi del Grande Torino ha avuto grandissimi centravanti, una tradizione lunghissima, tanti tra i grandi nomi della storia del calcio italiano hanno vestito la maglia granata in questi decenni. Una tradizione che sembra essersi momentaneamente interrotta poiché l’ultimo tra questi cannonieri è stato Andrea Belotti, passato ad indossare i colori giallorossi della Roma, dopo ben 251 presenze e 113 reti, per 6 stagioni consecutive in doppia cifra nel massimo campionato, campione d’Europa in carica con la nostra nazionale, numeri da record, in linea con le vecchie glorie del passato.

Chi è stato chiamato a sostituirlo, è Tony Sanabria, l’attaccante paraguayano  però nella sua carriera da girovago è riuscito solo una volta ad andare in doppia cifra in campionato, ai tempi dello Sporting Gijon, con 11 goal, mentre con la maglia granata ha siglato appena 14 reti in due stagioni e mezzo, veramente numeri bassissimi per una squadra che ha avuto calciatori spaccareti del calibro di: Paolo Pulici, 172 reti, messe a segno dal 1967 al 1982, uno scudetto conquistato, 2 Coppa Italia e 3 volte vincitore della classifica marcatori.

Impossibile dimenticarsi degli eroi del Grande Torino, Guglielmo Gabetto, Valentino Mazzola, papà di Sandro Mazzola, anche egli divenuto calciatore, e Franco Ossola, autori di 335 reti (127 Gabetto, 123 Mazzola, 85 Ossola ndr), deceduti tragicamente nella strage aerea di Superga il 4 Maggio 1949. 5 Scudetti, maggior numero di reti segnate in una stagione, 125, insomma vere e autentiche leggende che resteranno immortali.

Opinionista televisivo oggi, allenatore ricordato più per le sue sfuriate nei confronti di Gullo ai tempi del reality game “Campioni il sogno” che per le altre panchine guidate, abbiamo Ciccio Graziani, altra icona del club torinese, che dal 1973 al 1981 ha messo a referto 122 marcature, capocannoniere nella stagione 1980/81, campione d’Italia con i granata e del mondo con la nazionale nel mondiale di Spagna 1982.

Avvicinandoci ai giorni nostri, ma sono passati già quasi 20 anni, da quando Marco Ferrante faceva letteralmente impazzire i tifosi granata con la sua mitica esultanza con le corna, mostrata per ben 125 volte sotto la “Maratona” tra il 1996 ed il 2004, salvo una breve parentesi poco fortunata con l’Inter di Marcello Lippi prima e Marco Tardelli poi.

Il mercato di gennaio è aperto chissà che nella città della mole non possa arrivare un Bomber altrettanto valido come quelli citati sopra alla corte di Ivan Juric, che possa fare sognare al Presidente Urbano Cairo e alla tifoseria, tra le più calde d’Italia, ma sempre vicina alla squadra, qualcosa di più di un campionato da metà classifica. Al momento non risultano trattative per bomber di livello, ma sappiamo che i colpi di scena nella sessione invernale possono arrivare anche due secondi prima del gong.

Come fu per Diego Milito dal Real Saragozza al Genoa, il cui contratto d’acquisto fu letteralmente lanciato da un dirigente del grifone all’interno dei box dei depositi della lega, magari i granata potranno trovare un loro “principe” del goal e tornare a rendere onore ai fasti del passato.


Il girone di ritorno del campionato di serie A per il Torino di Juric

Confronto tra le ultime tre stagioni in Serie A dei granata