Tanta fatica ad arrivare sotto porta. È quanto emerge dalla gara di ieri contro l’Udinese, che altro non fa se non confermare le (pessime) impressioni che il Torino di Ventura aveva lasciato mercoledì scorso in casa della Juventus. Allora, i granata non tirarono nemmeno una volta dalle parti di Neto. Ieri, invece, è accaduto in una sola occasione, quando Belotti (l’unico giocatore del Toro che ha provato a impensierire davvero Karnezis) è arrivato vicino alla rete con un tiro al volo che avrebbe forse meritato migliore sorte. Questo, però, e pochissimo altro.

 

Troppo poco per poter pensare di vincere, o riagguantare un risultato che, incredibilmente ma meritatamente, vedeva i friulani avanti con gol di Perica. Ben 5 sono le occasioni da gol di quella che è, in verità, una riserva in attacco (3 proprio per Belotti), su un totale di 11 per la squadra di Colantuono. Che ha dimostrato maggiore determinazione e meno paura di sbagliare.

 

Gli errori, infatti, in casa granata si sprecano: 25 palle perse, secondo i dati European Broadcast Development, 24 passaggi sbagliati (contro i 15 degli avversari) e 17 falli commessi (16 quelli dell’Udinese), che hanno portato però a due ammonizioni (Bovo e Maxi Lopez) contro le tre ai danni dell’Udinese (due a Wague, una a Danilo). Un Toro stanco, insomma, e non più sicuro delle proprie qualità. Che ha, ma che devono assolutamente riemergere: la pausa potrà fare sicuramente molto bene.

 


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