Nonostante la rubrica si chiami pensieri a caldo vediamo di usare più il cervello dello stomaco, perchè quest’ultimo oggi vomiterebbe di tutto, più per frustrazione che per effettiva necessità. Dopo la vittoria di Bologna il Torino ha segnato solo due volte ed entrambe su rigore, la squadra che dava l’impressione di essere sempre pericolosa per tre partite, quattro con la Coppa Italia, sembrava ritornata quella del primo anno di serie A, quando non lasciava mai pensare di poter esser pericolosa.

 

Oggi il Torino ha letto bene la partita, l’Empoli difendeva alto e lasciava spazi sulle fasce e i granata hanno provato a sfruttare queste caratteristiche oltre a bloccare Saponara con Gazzi, più atletico di Vives. Tatticamente la cosa è riuscita, i giocatori hanno avuto diverse occasioni, alcune clamorose, tre con l’uomo solo davanti al portiere. Purtroppo Martinez e Belotti hanno tirato fuori o tirato addosso al portiere, evidenziando i loro limiti tecnici, ma dopo un’ora di gioco invece di essere in vantaggio tre a uno, si perdeva uno a zero, grazie a Maccarone che ha fatto il tunnel a Padelli ricevendo palla involontariamnete da Gazzi che aveva contrastato Saponara.

 

La realtà circoscritta alla prima ora di gioco è questa. Poi il cambio di Maxi per Belotti non ha dato quello che aveva dato in passato e l’ultimo avvicendamento di Vives non ha minimamente inciso sulla partita.
I granata oggi hanno giocato in maniera diversa rispetto al solito, la ricerca della profondità era prioritaria rispetto a quella del possesso palla anche quando l’avversario era chiuso, ne è nata una partita dove il cosiddetto Cuore Toro si è evidenziato di più rispetto ad altre volte dal momento che comunque quello che si faceva sul campo aveva la sua ragione d’essere, perchè l’Empoli doveva essere colpito così.

 

Questa è comunque la squadra che se avesse vinto a Carpi sarebbe stata prima in classifica. Cosa è successo da quella sciagurata partita in poi ha dell’inspiegabile, errori su errori da parte di tutti, partite giocate con supponenza, qualche infortunio di troppo, giocatori schierati fuori forma, gol presi in maniera assurda e colpevole e gol sbagliati sempre in maniera assurda e colpevole, qualche volta anche un pò di sfortuna, mentre la componente arbitrale non mi è parsa incidere troppo sulle disgrazie del Toro.

 

Ora però i granata hanno un reparto offensivo tutto da reinventare, in quanto tutti per un motivo o per l’altro sono impresentabili in campo: chi perché fuori dal progetto tecnico in quanto non più in grado di reggere atleticamente la categoria come Amauri; chi perché non è riuscito ancora a sbloccarsi definitivamente come Belotti; chi è ancora, colpevolmente, fuori forma come Lopez; chi ha solo velocità ma non vede la porta come Martinez; chi come Quagliarella che con atteggiamenti non consoni sia prima di Natale, sia per l’Epifania si è bruciato la terra intorno a lui.

 

Qui urge comunque l’ingresso di due nuovi giocatori perchè in questo momento nessuno può impensierire seriamente gli avversari, a meno che la prossima partita contro la difesa più perforata del campionato (41 gol in 19 partite) non riesca a sbloccare qualcuno.

 

 


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