L’operazione resta difficile, per i costi e per la concorrenza, anche straniera. Ma il Toro non vuole mollare la presa su Roberto Soriano. Il tequartista classe ’91 è un sogno (non) proibito dei granata pronti ad aprire il nuovo corso con Mihajlovic e Cairo sta faticosamente trattando con Ferrero per cercare di trovare la quadratura del cerchio tra incastri non semplici di calciomercato.

 

Il primo scoglio è quello economico con il club, non tanto con il giocatore, che percepisce in blucerchiato circa 900mila euro e che andrebbe a guadagnare bene o male la stessa cifra, ma con ricchi bonus (e una titolarità indiscutibile) in granata. Ferrero vuole almeno 10 milioni di euro: tanti, sicuramente, ma che giustificano il valore di un calciatore nel pieno della sua maturità, che però sa di avere chiuso il suo ciclo con la Sampdoria. E non a caso Osti sta trattando per diversi trequartisti: la suggestione più importante è quella che riguarda Praet dall’Anderlecht.

 

Proprio ieri, il ds blucerchiato era volato in Belgio per provare a chiudere l’operazione e battere la concorrenza rappresentata dalla Fiorentina: c’è stato un intoppo (è mancata l’intesa economica), ma ci sono comunque buone basi perché la trattativa per il classe ’94 possa andare a buon fine. Ma Praet o non Praet, il discorso è un altro: l’arrivo del trequartista alla corte di Montella libererebbe automaticamente Soriano, sul quale però ci sono anche alcuni club tedeschi, oltre la sempiterna Inter, che ha però in questo momento tirato il freno visti i recenti cambiamenti ai vertici della società.

 

E il Toro? Il Toro continua a seguire da vicino l’evolversi della situazione, tenendo gli occhi aperti su eventuali altri soluzioni (come Henriksen). Difficile si possa chiudere a breve, ci vorrà parecchio da trattare. Ma la cifra si può abbassare con i soldi che la Samp deve corrispondere ai granata per il riscatto di Quagliarella: anziché far pagare i blucerchiati, si può abbassare la quota spesa per Soriano, cosa che permetterebbe a Ferrero di intaccare il meno possibile la già precaria liquidità societaria. Un obiettivo ambizioso, certo, per il quale il Toro dovrà mettere tutta la sua abilità nelle trattative. Ma il discorso resta aperto.

 


Primavera, nuova formula dal 2017/2018: ci saranno serie A e B

Baselli: “Mihajlovic l’uomo giusto per raggiungere grandi traguardi”