Se il Toro domenica è riuscito ad agguantare il pareggio, grande merito va a Daniele Padelli, che ha blindato la porta granata, prima e dopo il “generoso” rigore concesso alla Roma, grazie ad un’ottima prova. Il numero 30 ha ritrovato fiducia e prestazioni dopo l’addio di Gillet e la conseguente certezza di un posto da titolare. La società, con la cessione del portiere belga e il prolungamento del contratto di Padelli, ha dimostrato chiaramente di voler puntare su di lui e il giocatore ha risposto presente come nella passata stagione. Il suo posto è saldo fino alla fine del campionato, ma è difficile prevedere gli scenari per la prossima annata.

Padelli merita la riconferma a furor di popolo, ma è da tenere in considerazione anche la buona crescita del giovane Ichazo e l’ottima stagione dei fratelli Gomis, in prestito in Serie B. Ichazo ha ancora un paio di mesi per riuscire a convincere lo staff tecnico granata, che a giugno si troverà addirittura di fronte a problemi di abbondanza. Il giovane numero uno uruguaiano sta crescendo con calma e ha mostrato buone cose in allenamento, ma la società, vista la concorrenza, non vorrebbe rischiare di sbagliare l’investimento. Ecco perché potrebbe tornare attuale l’idea di richiamare in granata uno dei fratelli Gomis, vista anche la necessità di inserire nella rosa quattro giovani provenienti dal vivaio, come imposto dalla nuova riforma Tavecchio. In questo caso a farne le spese potrebbe essere proprio il portiere uruguaiano a meno di un’inaspettata cessione proprio di Padelli.

Il numero 30 granata, dopo le difficoltà di inizio stagione, è tornato titolare e ha trasmesso sicurezza alla retroguardia granata, dando anche l’impressione di essere ulteriormente migliorato in alcuni aspetti, come la prontezza nelle uscite alte e la precisione nella gestione del pallone. Tutti fattori che confermano, ancora una volta, la strordinaria professionalità di questo giocatore, capace, dopo molti anni vissuti in panchina, di farsi trovare subito pronto per una maglia da titolare, tanto da meritarsi addirittura un convocazione (la prima) in azzurro. Il lavoro paga e Padelli, grazie anche ad una retroguardia rocciosa, è uno dei portieri meno battuti dell’intera serie A.

 


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