Le indicazioni di Ventura, per il prossimo anno, sono state piuttosto precise. Posto che l’allenatore granata rimanga saldo sulla panchina del Torino (come vorrebbe Cairo e come, per altro, sembra sempre più possibile), sul mercato la società dovrà cercare di “alzare l’asticella“, espressione diventata già proverbiale per quante volte è stata ripetuta dallo stesso tecnico in più occasioni. Alzare l’asticella, quindi, significa due cose: cercare di mantenere il più possibile i big e, soprattutto, intervenire sul mercato non solo per acquistare delle scommesse, ma per prendere delle certezze.

Nomi più “italiani”, quindi, almeno sulla carta: giocatori, cioè, che abbiano già una certa dimistichezza con la Serie A e che, nel contesto giusto, possano permettere alla squadra di compiere un ulteriore salto di qualità così da diventare sempre di più una realtà da primi otto posti del campionato. In questa casistica, nell’ottica del rafforzamento del centrocampo – il reparto su cui il Torino vuole intervenire più massicciamente – rientra molto bene il profilo di Saphir Taider che, guarda caso, affronterà domenica prossima proprio i granata. Già, Taider: 23 anni, classe cristallina, poliedricità in mezzo al campo (dal regista, alla mezzala, al trequartista), con la voglia di ritrovare i giusti stimoli dopo una brutta esperienza all’Inter e un’altra, quella con il Sassuolo, finora a corrente alternata. Con 22 gare e 2 gol, l’ex Bologna ha dimostrato, alla corte di Di Francesco, di essere tecnicamente davvero molto valido, ma parimenti molto discontinuo e non ancora pronto, probabilmente, per diventare il trascinatore vero di una squadra.

Questione di concentrazione, prima di tutto, ma, e veniamo al Torino, c’è la convinzione che un giocatore con quelle caratteristiche, inserito all’interno di un gruppo molto solido e con un allenatore che ha dimostrato di saper gestire situazioni tutt’altro che semplici (viene sempre in mente un certo Alessio Cerci), possa davvero fare la differenza. Ed ecco che un informale contatto, una sorta di pre sondaggio, è avvenuto molto di recente tra Petrachi e chi cura gli interessi del centrocampista in prestito al Sassuolo dall’Inter con diritto di riscatto fissato alla “modica” cifra di 7 milioni di euro. Soldi pesantissimi, che il club di Squinzi non sembra così intenzionato a versare, a fine dell’anno, soprattutto per un giocatore che si è rivelato sì importante, ma non indispensabile. Una cifra che il Torino, visti gli ottimi rapporti che intercorrono con Ausilio, ds nerazzurro, è convinto di riuscire a limare, qualora dovesse davvero imbastire una trattativa per il centrocampista, la prossima estate. Taider piace ai granata, ed è un nome che sul taccuino di Petrachi si trova posizionato molto in alto. Di qui a impostare le basi per arrivare a un’offerta ufficiale ci vorrà del tempo, ma se i primi abboccamenti faranno capire che c’è manovra per una trattativa, allora ci si muoverà in maniera più decisa. La ricerca del centrocampista, di fatto, è appena cominciata.


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