Sei dirigenti della Juventus indagati per la gestione delle plusvalenze. E la Guardia di Finanza si concentra anche sull’operazione Ronaldo
La Juventus è finita nel mirino della Guardia di Finanza e della Procura di Torino. Diversi documenti sono stati acquisiti dalle autorità giudiziarie presso le sedi del club, a Torino e a Milano: si indaga sulle plusvalenze e i movimenti di mercato degli ultimi tre anni. Il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici sono ora sotto indagine per falso in bilancio, assieme ad altri tre dirigenti bianconeri. Già la Consob e la Covisoc avevano avviato degli accertamenti su alcune plusvalenze sospette: ora al vaglio della Procura ci sarebbero 42 operazioni di mercato, tra cui lo scambio tra Pjanic e Arthur e l’operazione Cancelo-Danilo. Acquisiti, inoltre, documenti e scritture provate sui rapporti del club con Cristiano Ronaldo.
Plusvalenze, cosa rischia la Juve
I binari sono due: quello della giustizia ordinaria e quello della giustizia sportiva. E questo identifica anche due ordini di rischio. Da un lato va verificato il supposto reato di falso in bilancio, che comporta pene diverse in relazione alla gravità. La giustizia sportiva, invece, potrebbe portare – se verranno riscontrate irregolarità – alla penalizzazione del club in campionato o all’ammenda con diffida. La pena più grave sarebbe invece l’esclusione del campionato. L’inchiesta, però, è appena partita: per ora è difficile fare previsioni.
Ben 42 operazioni sospetto…. Un buffetto e via
Retrocessione in serie B…. ah, sognavo, vediamo cosa è successo veramente… ecco, la gobba ha ottenuto un cospicuo risarcimento e beneficerà di favoritismi arbitrali in eterno…
Non accadrà nulla, anzi, ne usciranno più puliti di prima. Loro sono gli unici che i panni sporchi se li fanno pulire dalle istituzioni