Esclusiva / “Tarzan” Annoni analizza il momento dei granata: “Sogno un Toro guidato da me e Sinisa. Alla squadra manca personalità”
Enrico Annoni, quattro sconfitte consecutive, un ambiente sull’orlo della depressione: non certo la migliore sosta per il Toro di Mazzarri…
Quattro sconfitte consecutive sono tante per una squadra che aveva ambizioni di classifica. Poi sembrava che cambiando allenatore i problemi si sarebbero risolti, ma a parte le prime giornate è ritornato tutto come prima. Perciò adesso bisogna vedere se la colpa era davvero dell’allenatore. Ormai i giocatori non hanno più scuse, in campo ci vanno loro. Poi possono dire “Ma questo ci mette in campo male perché era cattivo, quest’altro perché cerca di coinvolgerci in modo diverso e non si incavola più come faceva Mihajlovic”, ma ormai non ci sono più scusanti. Quello che devono fare è entrare in campo cercando di vincere o con le buone o con le cattive.
Secondo lei qual è il problema più evidente della squadra in questo momento?
Io da osservatore esterno posso dire che mi sembra una squadra, anche se è brutto dirlo, a cui manca personalità. Possono essere tutti bravi giocatori dal punto di vista tecnico e tattico, ma mancano proprio in quella caratteristica. Servirebbe qualcuno che, nei momenti di crisi, raduni tutti gli altri – quelli bravi, quelli che hanno il muso perché l’allenatore li mette fuori ruolo o non li fa giocare – e dica “Ragazzi, adesso si ricomincia e si va avanti per una strada. Chi gioca sia contento, chi non gioca pure, perché quando entra deve dare l’apporto giusto e non essere un peso per la squadra”. Invece quello che sembra quando arrivano i primi problemi in campo è che tutti si lascino andare e pensino a fare il proprio compitino e nulla di più.
Lei avrebbe esonerato Mihajlovic?
No. Io non l’avrei esonerato. E, anzi, avrei ascoltato di più quello che diceva.
E invece che idea si è fatto di Mazzarri?
Io non lo conosco bene. Visti i risultati, non è che posso farmi una buona idea. Però, come ti ho detto prima, se prima il problema sembrava essere Sinisa e ora i risultati sono rimasti uguali, allora la questione era un’altra. Che mancano giocatori consapevoli di giocare in una squadra come il Toro, con addosso una maglia gloriosa, per assurdo più pesante rispetto a quella della Juve. Perciò ora non può essere colpa di Mazzarri.
Le critiche dei tifosi, oltre che verso i giocatori, si sono rivolte anche verso la società, Cairo in testa. Quali sono le responsabilità della dirigenza?
Sono loro che hanno fatto le scelte. Se il presidente Cairo ha intrapreso una strada che non sta appagando allora – visto che un allenatore ha già pagato – dovrà prendersi le sue responsabilità. Trovare ancora delle scusa non è da uomini, ormai c’è da guardarsi allo specchio e mettersi a pedalare.
Passando ai singoli, stagione non fortunata per Belotti: da ex calciatore, secondo lei cosa può essere accaduto al Gallo?
L’anno scorso per lui è stata un’annata al top: ci sono stati dei momenti in cui gli bastava tirare e la palla entrava. Quest’anno ha avuto qualche infortunio, poi ha visto che non riusciva a far gol come la stagione passata ed è subentrata qualche insicurezza. Non è più sereno, non è più tranquillo.
Che idea si è fatto, invece, della situazione di Ljajic?
Lui ogni anno, a prescindere dalla squadra in cui si trova, ha i problemi che sta vivendo ora. Quando uno va a prendere un giocatore, forse dovrebbe anche valutare il suo “curriculum” caratteriale. Perché a Firenze ha avuto problemi, all’Inter ha avuto problemi, ora a Torino ha dei problemi. Son le società che hanno dei problemi o è lui ad averne?
Proposte o sogni di Enrico Annoni per il futuro del Toro.
Venire ad allenare il Torino assieme a Mihajlovic, mi piacerebbe molto lavorare con Sinisa. No a parte gli scherzi, adesso il presidente Cairo deve capire che in certe situazioni c’è bisogno di giocatori “scomodi” ma di personalità. In una squadra devi averne almeno tre o quattro con grande carisma. Vedi la Juventus, prendi il reparto difensivo, più uno o due a centrocampo sono già sei calciatori, lasciando perdere Mandzukic. E lì ti rendi conto come mai le altre squadre riescono a vincere anche nei momenti più difficili. Non dico, ovviamente, che sia facile trovarli. Anzi, ormai scarseggiano.
Nel suo presente, invece, che cosa c’è?
Per ora sono alla finestra, vado in giro e mi documento. Poi sto facendo altri lavori e stanno andando bene, ma a me piacerebbe rientrare nel mondo del calcio un giorno o l’altro. Perciò aspetto le occasioni giuste.
Meno male che c’è ancora qualcuno che sa ragionare….peccato solo che il futuro Mazzariano sia molto fosco. A quel punto vedremo come se non bastassero i decennali si storia a spiegarcelo che oltre a non migliorare sappiamo sprecare sempre le migliori occasioni ..
Con il dovuto rispetto, penso che diventare nostalgici di Miha solo perche’ i risultati non arrivano e’ illogico, Vogliamo pensae bene ai danni che costui ha fatto alla squadra? Quanti giocatori sopravvalutati e inutili sono stati presi. Quanti lavativi? Ne stiamo ancora pagando le conseguenze e per la prima volta… Leggi il resto »
Società da rifondare
proprio cosi’, societa’ da rifondare completamente e con tutti altri personaggi, ,via i tirapiedi a cui piacciono le bignole, via quellii che guidano a fari spenti, via il sommo capo, via tutti . Non c’e’ piu’ nulla di granata in questa gente….