Esclusiva / Il terzino al Manchester sul suo passato in granata: “Quanti ricordi positivi, sono contento che il Toro continui a crescere. Belotti? Felice del suo rinnovo”

Matteo Darmian, quel 26 aprile 2015 resta ancora impresso nella mente dei tifosi. Quanto si ricorda ancora di quel derby, e soprattutto della sua rete?
Fu una partita che sentivamo molto: arrivavamo molto carichi e determinati. Il Toro, d’altra parte, non vinceva un derby da vent’anni e sapevamo che quella poteva essere un’occasione importante per vincere. Giocammo una buona partita, fu una bellissima giornata. Per me, indimenticabile, anche perché ho segnato: non faccio spesso gol, per cui ogni rete ha un sapore speciale. Ma se devo sceglierne una in particolare, dico quella di Bilbao: è stata anche più importante visto tutto quello che ha rappresentato, dal passaggio di turno in Europa League, alla vittoria al San Mamès come unica squadra italiana e molto altro ancora.

Quell’anno fu anche quello della sua cessione, al termine della stagione. Quell’applauso da parte della Maratona, nell’ultima partita contro il Cesena, fu qualcosa di speciale, dedicato soprattutto a lei.
Io ho sempre cercato di dare tutto in campo, e per questo penso che i tifosi mi abbiano apprezzato. Quel saluto è stato una bella cosa, ma è stato anche un momento difficile: ho vissuto quattro anni molto intensi, ma anche fantastici. Avevo però la grande opportunità di venire a Manchester, mi ha fatto piacere ricevere l’abbraccio da parte dei tifosi del Toro per questa mia nuova avventura.

E a Manchester, ora, come si trova? Quest’anno non ha giocato subito, ma adesso invece ha molte possibilità.
È cambiato un allenatore, sono cambiati i metodi di lavoro. E poi giustamente un tecnico deve fare le sue scelte, noi giocatori dobbiamo saperle accettare. Io ho fatto quello che faccio sempre: lavorare e cercare di migliorare finché non mi capitasse l’opportunità di mettermi in mostra. Sono contento di scendere in campo con regolarità, ora. Qui mi trovo molto bene. Le voci di un mio ritorno in Italia? Leggo anche io giornali, ma penso solo a giocare.

A proposito di Manchester, ci sono quelle voci di un interessamento di Belotti, suo compagno in Nazionale. Gli consiglierebbe, prima o poi, un’esperienza se non allo United quanto meno in Premier?
Per come la sto vivendo io, sì, gliela consiglierei. Ma lo farei con tutti: può essere positiva e costruttiva, per la vita di un calciatore. E poi la Premier League viene vista come il campionato attualmente più bello al mondo. Ho la fortuna di aver conosciuto Andrea in Azzurro: è un grande attaccante, si merita quello che sta facendo. Sono molto contento che abbia rinnovato con il Toro, vuol dire che si trova bene e che la società crede in lui.

E proprio in Nazionale ha ritrovato Ventura.
Sì, e per quello che ha fatto durante la sua carriera penso che sia il giusto premio. Sono sicuramente molto contento per lui, è un grande allenatore e ci conosciamo molto bene. In quattro anni ho instaurato con il mister un rapporto splendido. Penso che gli sia stata data una grandissima opportunità, la sta sfruttando nel migliore dei modi.

Al suo posto, al Toro, è arrivato Mihajlovic. Avrebbe optato anche lei per questa soluzione?
Sì, l’avrei fatto. Non lo conosco di persona, ma mi sembra un allenatore in grado di trasmettere le sue idee alla squadra. E oltre a quelle, anche le sua passione e la sua grinta. Ha poi i giocatori che lo seguono, e infatti la squadra sta facendo molto bene.

Pensa che l’organico a sua disposizione sia migliore rispetto a quello che, con lei, è andato in Europa e poi se l’è giocata?
Non lo so, è difficile da dire. È evidente che si tratti di due squadre che giocano in maniera molto diversa, e entrambe rispecchiavano e rispecchiano ora la filosofia dell’allenatore. A me fa molto piacere vedere che il Toro possa continuare a crescere, anno dopo anno, con un progetto partito sei anni fa, proprio con Ventura. D’altra parte, il Toro, come il Milan, è rimasto effettivamente molto nel mio cuore. Appena posso seguo la mia ex squadra.

Già allora, sembravate un gruppo molto solido. Sente ancora qualche suo ex compagno?
Più di uno. Nonostante stagione dopo stagione si sia sempre cambiato molto, abbiamo cementato tutti una buonissima intesa. Del primo anno sono rimasto in contatto con Iori, Guberti, ma poi anche con D’Ambrosio e Cerci. Qualche volta ho l’occasione di parlare con Glik, così come, della squadra attuale, Bovo e Vives. Ma soprattutto, vorrei ricordare Josef Martinez: ci sentiamo quasi tutti i giorni, è rimasto un mio carissimo amico, tra i più cari. Eravamo proprio un bel gruppo, e abbiamo mantenuto i rapporti negli anni.

Ha un ricordo particolarmente positivo che resta legato al Toro?
Ne ho diversi. Abbiamo scritto tanti bei momenti, in quattro anni. La promozione, per esempio, è tra questi, nonostante in molti la dessero per scontata. È stata una prima grande soddisfazione. E poi l’Europa, arrivata dopo una grandissima stagione. Penso che il percorso sia poi arrivato al suo culmine con la vittoria di Bilbao e proprio quella con il derby.

E quello negativo?
Non so se classificarlo come tale, ma in qualche modo ancora ci penso: con lo Zenit ritengo che avremmo meritato il passaggio di turno. Ma dopo la gara di ritorno, alla fine, siamo stati comunque abbracciati dai tifosi. È stata una bella consolazione, senza dubbio.

Darmian, una settimana fa è stato il suo compleanno: la vittoria nel derby sarebbe il regalo giusto, dal Toro?
Certamente sarebbe una bella soddisfazione, ma penso che il Toro potrebbe farmi un altro bellissimo regalo. Mi piacerebbe rivederlo in Europa, a fine stagione. Ecco, quello è il mio desiderio per la squadra granata, che continuo a seguire molto. D’altra parte, ripeto, mi è rimasta nel cuore. Non posso che augurarle il meglio.


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claudio sala
claudio sala
7 anni fa

Un ragazzo educato, rispettoso, essere da Toro è un’altra storia; va pure detto che molti calciatori questo valore lo hanno capito dopo anche a distanza di anni.

leonardo (Cairo,le scuse sono finite)

Lovi…..l.zio faa……che du maroun ….se non polemizzi con qualcuno non dormi hee ….domattina parto alle 8 con un nebbione bestia ,300 km con 4 fratelli…..sarò abbastanza granata ????

Lovi
7 anni fa

siate prudenti

leonardo (Cairo,le scuse sono finite)

Grande matteo…..l’unico che mi manca di quelli che se ne sono andati .grazie e in bocca al lupo .

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