Esclusiva / Intervista a Paolino Pulici: “Zaza non ha dimostrato di essere da Toro. Mazzarri dice che usavo solo il sinistro? Non ha capito nulla”

Tentativo numero uno: “Guarda, richiamami tra dieci minuti. Finisco di parlare con i bambini qua a scuola”. Tentativo numero due, a buon fine. Paolino Pulici riemerge dal suo mondo, dal pallone dei più piccoli. E ammette: “Non seguo più tanto il calcio di Serie A. Mi ha un po’ stancato, non mi diverte come un tempo. Quello dei ragazzi è più realistico: c’è la soddisfazione, la voglia di divertirsi, quello che c’era ai nostri tempi. Adesso pensano solo al guadagno e basta”. Pronti via, ed ecco la prima stilettata. Ma ad una chiacchierata sul Toro, Pupi, non si tira certo indietro. Perché, in fondo a tutto, c’è l’amore mai morto per una maglia gloriosa. Quella granata.

Pulici, partiamo da una provocazione che le ha lanciato indirettamente Mazzarri dopo Torino-Sampdoria. Ha detto che, rispetto a Belotti, lei era bravo solo con il sinistro. Ma è vero?
No, non ha capito niente. Per un semplice motivo: io sono nato destro e ho imparato a usare il sinistro al Filadelfia. E l’ho imparato talmente bene che molti si dimenticano che io sapessi usare tutti e due i piedi. Basta andare a vedere i miei gol e poi uno se ne rende conto. Il mio allenatore della Primavera, di nome Oberdan Ussello, mi diceva: “Se non usi entrambi i piedi alla stessa maniera, io non ti faccio giocare”. Questo è quello che mi ha permesso di fare così tanti gol, ringraziando ovviamente tutti i miei compagni di squadra”.

Ussello e anche qualche allenatore della prima squadra?
No, quando sono poi arrivato in prima squadra il sinistro lo sapevo già usare bene. Tanto è vero che il primo gol in Serie A, a San Siro, l’ho fatto di sinistro. Oggi alcune persone pensano che Pulici sia un sinistro, ma invece no. Gigi Riva era sinistro, Boninsegna era sinistro, ma io no.

A proposito di Mazzarri, che allenatore le sembra?
Per dare un giudizio sulle persone bisognerebbe conoscerle. Io penso che, se ha allenato già tante squadre di A con certi risultati, probabilmente qualcosa di calcio ne capisce. Anche se la maggior parte della gente pensa che gli allenatori siano bravi solo quando vincono. Il risultato dipende soprattutto dal lavoro che si fa in settimana: le partite le vincono i ragazzi, gli allenatori la domenica stanno in panchina. Ho conosciuto degli allenatori che dicevano di essere bravi non perché vincevano la partita, ma perché riuscivano a tenere il gruppo compatto.

Lei dice che gli allenatori stanno in panchina. Non sempre, però. Ad esempio, Mazzarri, contro il Cagliari, era talmente imbufalito per le decisioni di Irrati che ha scelto di abbandonare il campo. Le è mai capitato un episodio simile?
No, non poteva succedere. Perché una volta con l’arbitro parlava solo il capitano, adesso parlano tutti fino all’esagerazione. Quando c’è un mezzo fallo sono tutti addosso al direttore di gara. Questo è uno dei motivi per cui il calcio di oggi non mi piace più. Si dice “eh, ma adesso ci sono gli sponsor”. Sì, però i soldi che le società danno agli sponsor sono i tifosi che glieli fanno avere: bisognerebbe farsi un bell’esame di coscienza.

Ai tifosi granata, intanto, non sta andando giù il metro di giudizio adottato dagli arbitri, specie nell’utilizzo del VAR…
Io sostengo una cosa, che se sono un arbitro e non convalido un gol durante la partita, poi vado a rivederlo al VAR, troverò il modo di dimostrare la mia decisione presa sul campo. Perché non ammetto di sbagliare. Le cose sono sempre allo stesso modo, non cambiano. Ma è fondamentale essere coerenti con se stessi e a posto con la propria coscienza.

Venendo più in generale alla stagione del Toro: che valore avrebbe, per il club e per la piazza, centrare l’obiettivo Europa?
Basta guardare quanto è successo qualche anno fa, quando il Torino è andato in Europa League. Lo stadio era sempre pieno. Adesso quando lo è? Io non leggo mai che il Comunale è esaurito, invece una volta c’era sempre il pienone. Anche perché i giocatori erano sempre disponibili nei confronti dei tifosi, c’era un rapporto diretto, cosa che adesso, per mille motivi, non c’è più. I tifosi si allontanano, ed è abbastanza normale.

Quest’anno, in particolare, l’entusiasmo dei tifosi è ondivago. È possibile che sia questo il motivo?
È normale. Noi avevamo le critiche perché pareggiavamo con squadre del nostro livello. Se tu perdi con squadre che lottano per non retrocedere e parli di voler entrare in Europa, le cose per i tifosi non quadrano. È normale allora che il tifoso si arrabbi: quando paga il biglietto, non vuole vedere la sua squadra perdere o giocar male; paga per divertirsi.

Cairo sta facendo il massimo per assecondare le ambizioni del popolo granata?
Non stando a Torino non riesco a giudicare bene quello che uno fa durante la settimana. Posso analizzare da lontano quello che secondo me è sbagliato, come ad esempio la gestione del Filadelfia. A cosa servono le porte chiuse? Se voglio vedere come gioca il Toro lo guardo la domenica, nella partita che conta. Son tutte piccole cose che però non avvicinano i tifosi alla squadra. Con noi il Fila è sempre stato aperto, nel bene e nel male.

Oggi sono 83 giorni che il Filadelfia è chiuso ai tifosi…
Infatti. E pretendi che poi i tifosi si affezionino alla squadra? È un controsenso, non ha logica. Io i miei tifosi me li tengo stretti. Se a fine allenamento qualcuno si avvicina ad un giocatore e gli dice “hai fatto la giocata come Graziani, come Claudio Sala”… Penso che per i ragazzi sarebbe una cosa positiva, non deleteria come pensa qualcuno. Perché per chiudere le porte costantemente vuol dire che non va bene ciò che dicono i tifosi. A noi caricava sentirci dire “hai fatto la giocata come Valentino o come Libonatti”, restavamo lì a discutere con loro. Adesso queste cose non esistono.

Una buona notizia per i tifosi, però, è arrivata: lo spostamento del derby dal 4 maggio al giorno precedente.
Positivo. Ma sarebbe bastato semplicemente dire “va bene, voi fate la partita: noi non ci siamo perché siamo a Superga”. E basta. Se qualcuno da Roma non capisce queste cose importanti, allora vuol dire che proprio il calcio non conta più nulla. Probabilmente tanta gente si è dimenticata che quella squadra non era solo il Grande Torino, ma anche la Nazionale. Queste cose nessuno le dice mai, è una vergogna.

Cambiando argomento: Zaza ha attraversato una stagione irta di difficoltà. Che idea si è fatto?
Io penso che, per essere giocatori da Toro, si debba avere certe caratteristiche. E lui finora non le ha dimostrate. Quindi che i tifosi gli siano contrari non mi meraviglia.

Zaza e Belotti si annunciavano in estate come i nuovi Gemelli del gol. Nei fatti non è stato così, come mai?
Vedendo le loro caratteristiche erano assolutamente compatibili come giocatori. Ma io e Graziani, per diventare i Gemelli del gol, abbiamo dovuto fare cinque anni a certi livelli. E vuol dire parecchie partite in discussione con tutto il mondo. Oggi basta un niente e chiunque faccia una stagione buona diventa un fenomeno: devi dimostrare sul lungo periodo di essere un grande giocatore.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2019


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tric
6 anni fa

Intervista da vecchia gloria. Peccato. Si coglie uno stato d’animo tra lo scettico ed il deluso. Forza Pupi!

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)
Reply to  tric

Se omettevi il finto incitamento finale avresti concluso da par tuo.
Pessimo come di consueto.

Simone(Toroxever)dito su👆 per gli anonimi 🐰 🐰 🐰 68

Cosa vuoi….puoi anche rivestirla di lusso e di nuovo…ma se a una battona non cambi le mutande puzzerà sempre….

sofferenza (Ventura umiliato, godimento consolidato)

Certi valori sono eterni ed è per questo che noi siamo il Toro e gli altri no. Il calcio dell’era di Pupi era diverso da quello degli Immortali come era diverso da quello dell’era Mondonico, ma il ns dna tremendista era sempre con quello…certi commenti non stanno in piedi. Ci… Leggi il resto »

madde71
madde71
6 anni fa

aveva smesso da poco,Pupi dava una mano a Titta Rota,mister del Piacenza.
spiega delle cose ad un ragazzo e sto fenomeno risponde con un c.. vuoi da me?ho gia guadagnato piu io che te in 10 anni? chiaro no? anche per me,Pupi in questa societa,con “quelli di adesso”stonerebbe,ma tanto tanto

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)
Reply to  madde71

Ciao Madde, l’ho sentito dal vivo il 16 marzo in un incontro a S. Pietro in Casale in provincia di Bologna, occasione in cui ho potuto, per la prima volta, parlargli brevemente (non quanto avrei voluto io…😂), scattare qualche foto insieme (c’erano anche piedone e Colomba) e farmi fare una… Leggi il resto »

Benvenuti
Benvenuti
6 anni fa

Sognare almeno fino a domenica sera perché no.ma troppi fattori esterni comporteranno la classifica finale però un pensiero si può avere.e già una grande cosa arrivare a giocare per un posto in EL .nonostante tutte le critiche sulla nostra squadra e al nostro allenatore e l’augurio di tanti denigratori siamo… Leggi il resto »

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