A Lecce una sconfitta difficile da digerire: una mancanza di rispetto verso i tifosi in una campionato che si sta chiudendo nel peggiore dei modi
Perdere partita, faccia, credibilità trasformando una stagione mediocre in pessima. Il Torino ha già staccato la spina da settimane dimenticando di avvisarci (o forse la storia, quella di questo ventennio, dovrebbe avercelo insegnato). Dimenticando anche di avvisare l’allenatore che, nel tentativo di tenere alta l’attenzione, cerca di raccontarci quello che i suoi calciatori dovrebbero essere. Tutto molto bello, come direbbe qualcuno. Vanoli parla di una squadra che di certo nella sua testa esiste, che potenzialmente avrebbe qualcosa da dire (a sprazzi è accaduto, troppo poco per entusiasmarci), ma che nella realtà si sta godendo la vacanza da undicesimo posto senza preoccuparsi troppo di offendere e mortificare i tifosi che, toh, allo stadio continuano ad andare. Che marciano, che contestano, che amano, ma che continuano ad esserci.
Vanoli parla di storia e maglia da onorare senza fare i conti con un gruppo a cui fondamentalmente interessa poco. Lo dicono i fatti. Andare in gita in casa di una squadra che due volte, dall’89 ad oggi, ha mandato il Torino in Serie B, non solo suscita rabbia – incredulità no, ormai lo stupore non ci appartiene, nel bene o nel male – ma offende chi quei valori, che l’allenatore cerca da sempre di abbracciare, è riuscito a difenderli davvero, non solo a parole. Non può essere colpa di Vanoli: non sembrano mai tentativi di “paraculismo” (termine tecnico) i suoi, piuttosto sottolineano la volontà di farsi portavoce di un certo modo di intendere il Toro. Questo perché, non fosse per lui, non lo farebbe proprio nessuno. Tra dirigenti che convincono i propri calciatori a sfruttare il passaggio al Toro come trampolino e presidenti che nel periodo di maggiore crisi improvvisamente smettono di parlare, Vanoli regala un barlume di speranza. Non basta ad evitare di provare vergogna per lo spettacolo di ieri.

Siamo diventati la prostituta della Serie A (perdonate il riferimento sessista). Siamo costantemente umiliati e vessati da questa società e da questa squadra. Ci manca solo che domenica vinciamo con la Roma e magari mandiamo in Champions i gobbi, per concludere ancora più degnamente uno degli anni più deprimenti che… Leggi il resto »
che vergogna,mi vergogno a tifare una accozzaglia del genere,accetto perdere ma con dignita’ e sportivita’,verso tifosi e anche le altre squadre,ma cosi’ fa’ veramente male,non si salva nessuno,mister compreso.altro che onorare la maglia!
Domenica allo stadio c’è l’aperitivo gratis mi raccomando partecipate numerosi 👏👏👏