L’editoriale / Dopo aver trascinato il Torino alla vittoria contro il Genoa, Radonjic fa lo stesso contro la Salernitana
Maradonjic era stato ribattezzato l’anno scorso dopo l’ottimo inizio di stagione, un soprannome che a un certo punto è diventato blasfemo, calcisticamente parlando, dopo le tante prestazione opache e quella sostituzione nel derby pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Oggi invece quel nomignolo affibbiato al fantasista serbo è tornato in voga, anche perché dietro alle due vittorie consecutive contro Genoa e Salernitana ci sono proprio la firma e le magie di Radonjic.
È ancora troppo presto per i paragoni e i soprannomi perché, come detto da Juric, Radonjic “non sempre è sul pezzo”, non ha sempre ha avuto quella continuità che gli servirebbe per fare il definitivo salto di qualità, anche perché le sue doti tecniche non sono in discussione. In questo inizio di stagione è stato però quel trascinatore che serve al Torino, l’uomo in più in grado di fare la differenza, ha dimostrato di meritare quel 10 che da quest’anno porta sulla schiena.
Ora per Radonjic arriva la parte più difficile: confermarsi, trovare la continuità nelle prestazioni, non fermarsi come troppo spesso avvenuto nella sua carriera. Ha la fiducia di allenatore, dei compagni e dei tifosi: ha tutte le carte in regola per poter esplodere. Questa per il fantasista serbo è la stagione della maturità, quella da non fallire. Ha ragione Juric quando afferma che i margini di miglioramento di Radonjic sono ancora molto ampi: se il 10 continuerà a esprimersi in campo come fatto nelle ultime partite allora anche i margini di crescita del Torino diventeranno importanti, tanto che avvicinerebbero anche i sogni europei.
È fantasioso certo. Deve però dimostrarlo contro difese arcigne. Fin’ora no.
Io invece voglio soffermarmi sui messaggi “distensivi” che ho letto sotto, e mi viene da dire… FINALMENTE ! Questo forum è diventato invivibile, infatti come avete potuto notare, in tantissimi non scrivono più, io stesso scrivo pochissimo anche se sicuramente la cosa non vi interessa, però leggere 100 commenti, di… Leggi il resto »
Sono molto d’accordo con te.
E allargando un po’ i ricordi sui centrocampisti che ho avuto il piacere di ammirare… Beh Leo e Vincenzino Scifo. Che campioni!
Altro mondo, specialmente il primo. Uno dei 5 stranieri più forti di sempre in Italia.