Torino-Como: il punto sull’arbitro Bonacina che ha diretto la sfida terminata 5-1 per la squadra di Fabregas
Per il posticipo Torino–Como del lunedì pomeriggio il designatore Rocchi ha scelto l’arbitro Kevin Bonacina. Il direttore di gara della sezione AIA di Bergamo, che aveva già diretto un mese fa la gara tra i granata ed il Genoa sempre al Grande Torino, è apparso un po’ confuso.
Al 3’ redarguisce verbalmente Lazaro per un fallo su Addai, che pare non esserci. Al 5’ Morata in posizione regolare colpisce indisturbato di testa in area: giusto non segnalare. Al 21’ il primo ed unico ammonito del match è il croato Smolčić per un fallo sul connazionale Vlašić, il provvedimento appare piuttosto severo. Al 31’ check del VAR Prontera per un tocco di braccio di Pedersen in area granata: su azione di Jesus Rodriguez, il pallone carambola dapprima su Casadei e poi sull’arto del norvegese, tutto fortuito e movimento dinamico, per cui l’arbitro non viene richiamato al monitor e la decisione iniziale viene confermata.
L’episodio da rigore
Al 44’, su un cross di Lazaro in area lariana, il pallone giunge nei pressi di Jesus Rodriguez, il quale, nel tentativo di liberare, liscia il rinvio e il pallone colpisce fortuitamente il braccio in posizione naturale per dinamica: Bonacina decreta immediatamente la massima punizione, ma viene richiamato all’on field review dal VAR, evidentemente non convinto della scelta arbitrale. Ciononostante l’arbitro, dopo aver visionato le immagini al monitor, conferma la propria scelta annunciando che “il giocatore tocca il pallone con la mano in area di rigore e prima del tocco di mano non tocca il pallone con i piedi” per cui, non trattandosi di un’autogiocata, non è assolvibile e conferma la propria decisione. Tuttavia, tale decisione ha sollevato diverse critiche, poiché il primo criterio da valutare è quello della dinamica, che sembra, come nel caso di Pedersen, naturale. Resta qualche dubbio.
Finale di gara e gol convalidato al Como
Regolare la posizione di Jacobo Ramon, imbeccato in area da Perrone, per il terzo gol del Como al 71’. L’ultimo episodio particolare sul quale Bonacina è chiamato a giudicare, stavolta aiutato da un check del VAR, è in occasione della quarta marcatura comasca ad opera di Nico Paz al 78’, anch’egli tenuto in gioco da un difensore (in questo caso Nkounkou).
Dopo tre vittorie ed un pareggio nei quattro precedenti, per il Torino arriva così la prima sconfitta con il direttore di gara lombardo.

Ha solo avuto una indecisione: voleva fischiare prima la fine…per fortuna ci ha pensato il quarto uomo a fargli notare che mancavano ancora venti minuti.
Oggi in giro è’pieno di lamentele ma nessuno ha le palle,, bastano 2 partite fatte bene per dimenticare il carnefice di questo scempio, per cambiare tutti fuori dallo stadio altrimenti non voglio piĂą sentire lamentele, siamo veramente una tifoseria senza speranza e dignitĂ
Hai perfettamente ragione. BasterĂ una vittoria a Lecce e un pareggio quella dopo e giĂ tutto dimenticato. Si rinizierĂ a parlare di Europa, etc etc. Fino a quando non ci sarĂ un contestazione feroce non cambierĂ nulla. Ma considerando chi la dovrebbe fare non ci sono speranze. Chi si accontenta… Leggi il resto »