I granata saranno di scena al “Mazza” di Ferrara sabato alle ore 15: la squadra di Semplici è reduce da quattro punti nelle due gare salvezza

E’ subito campionato. Non ci sarà neanche il tempo di tirare troppo il fiato per il Torino di Sinisa Mihajlovic. Dopo la bella vittoria romana, i granata saranno di scena sabato, alle ore 15, al “Mazza” di Ferrara per la sfida contro la Spal di Leonardo Semplici. I biancazzurri sono reduci da quattro punti nelle ultime due gare, frutto di un pareggio e una vittoria nelle sfida salvezza contro Benevento e Verona. Ossigeno puro per gli estensi, a caccia di risultati positivi per mantenere la categoria. La classifica, ad oggi, racconta di un bottino di 14 punti: uno in più del Verona, tanti quanti ne ha il Genoa quartultimo. Pesano come un macigno le nove sconfitte accumulate finora, ma solo tre di queste sono arrivate tra le mura amiche dove, in compenso, gli spallini hanno conseguito due delle tre vittorie stagionali (contro Genoa e Udinese) e tre pareggi (Verona, Fiorentina e Crotone).

L’ex tecnico della Primavera viola è solito schierare la sua Spal con il 3-5-2, modulo che ha fatto le fortune del collettivo ferrarese nella passata stagione in Serie B. In porta c’è un certo Alfred Gomis, passato in estate alla corte del presidente Mattioli in prestito – con obbligo di riscatto – proprio dal Torino. Fin qui, la sua stagione è stata largamente positiva. Spesso è stato ultimo baluardo di una retroguardia un po’ fragile, come dimostra il secondo posto nelle classifiche delle parate (con 80 interventi). In campo, la squadra di Semplici predilige la costruzione bassa che spesso passa dal piede del difensore centrale, classe ‘94, Vicari.

Il riferimento al centro della mediana è Federico Viviani, mentre sulle corsie è fondamentale l’apporto di Lazzari e Mattiello, tanto in fase difensiva, quanto nella manovra offensiva. Davanti, la Spal può vantare un parco attaccanti di buon livello: Paloschi, Borriello, Floccari e l’ex granata Antenucci (insieme al giovane Bonazzoli) si sono alternati come riferimenti avanzati, ma senza trovare la continuità realizzativa di cui i biancazzurri avrebbero bisogno. Per aumentare le opzioni di offesa, Semplici si è affidato agli inserimenti delle mezzali, al netto del grande lavoro che è richiesto loro in fase di costruzione: i vari Schiattarella (altro ex della sfida), Grassi, Mora, Rizzo sono spesso risultati chiave nel gioco spallino. Intensità e pressing ordinato, con queste armi il Toro può colpire al “Mazza”. Dopo le vittorie capitoline, belle e complicate, i granata non possono perdere altro tempo. Per agganciarsi al treno Europa serve continuità.


3 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
pelogrigio
pelogrigio
7 anni fa

Non esistono per noi partite facili, non abbiamo nè la forza nè la tecnica per vincere prima di averle giocate ste partite… quindi volare basso

forzatoro
7 anni fa

La Spal mi è molto simpatica, tanto da considerarla la mia seconda squadra per sede, colori e storia …ma mi dispiace, a sto punto NON possiamo più regalare punti

Jones
7 anni fa

anche noi abbiamo bisogno di punti,tutte le squadre 🙂

Spal-Torino: dirige Valeri, l’arbitro del rosso ad Acquah

Serie A, il programma della 18ª giornata