Dal palco del Festival della Comunicazione di Camogli, Cairo è tornato a parlare di Torino tra contestazioni e altro
Un giovedì intenso per Urbano Cairo, che ha prima presenziato alla presentazione del Festival di Trento della Gazzetta, ed è poi salito sul palco del Festival della Comunicazione di Camogli. Qui, insieme ad Aldo Grasso, il presidente del Torino ha parlato a lungo della propria gestione del club, scherzando anche sulle possibilità di vendita.
Le parole di Cairo
Cairo ha esordito dichiarando: “Vent’anni possono bastare, però è chiaro che devo trovare qualcuno che sia affidabile e che abbia a cuore il Toro, e che ci voglia investire anche più di me. Uno investe per quelle che sono le proprie possibilità, io ho visto presidenti che hanno investito centinaia di milioni magari per non andare neanche in Champions League. Io ho investito meno soldi, ho messo tantissimo impegno e determinazione, l’acquisto l’ho fatto quando il Toro era fallito. L’ho trovato in brutte condizioni, quando l’ho preso in quel momento c’erano 9 giocatori e 5 giovani. Quell’anno lì, con l’appoggio straordinario del pubblico siamo riusciti ad andare in Serie A. Da lì poi abbiamo fatto cose buone e meno buone, ma tutti sbagliano.
Poi, sul tema contestazioni: “Io rispetto i tifosi e le contestazioni, secondo me quello che non funziona delle contestazioni durante una partita è il fatto che la tua squadra non la sostieni. Se tu continui a dire “Cairo vattene” non sostieni la squadra. Per me quella cosa lì è diventata quasi un acufene, mi sono abituato”.
E infine, il presidente granata ha scherzato sulla cessione del Torino parlando di politica: “A me la politica da ragazzino piaceva moltissimo, sia italiana che americana, quindi è sicuramente una cosa che mi interessa e alla quale sono molto vicino. Il tema vero è che per una persona come me che fa l’imprenditore, che ha un’azienda articolata con tante attività diverse, dalla televisione alla carta stampata, al Giro d’Italia, al calcio – ma adesso devo vendere, per cui non lo considero -, sicuramente è abbastanza difficile. Ma mai dire mai“.

La Priorità è eliminare questo 🤡 per sempre.
Si vede chiaramente che non gli danno fastidio: non ne parla mai!
Per me scemonelli è uno dei figli di nasone, e non si può nemmeno escludere che sia quello più furbo.
Porca t r o i a ! E quegli altri sono tutti Lillo?
Non saprei ma lui ci mette troppa passione.