Casadei: “Fin dal primo giorno mi hanno accolto tutti molto bene”

Cesare Casadei ha parlato del suo arrivo al Torino, dell’esperienza in Premier e di come si stia ambientando nella sua nuova squadra

Cesare Casadei ha parlato ai microfoni di DAZN del suo arrivo al Torino e di come si stia ambientando nella sua nuova squadra. Subito ha parlato di come si trovi bene in maglia granata: “Fin dal primo giorno mi hanno accolto tutti molto bene, sono molto contento qua, tutti mi hanno reso la vita molto più semplice. Essendo accolto in maniera così calorosa dai compagni, dal mister, dal presidente… Sento l’affetto di tutti e sono davvero contento”. Il numero 22 ha proceduto parlando di cosa lo abbia indotto a scegliere il Toro: “Il fatto che ho sentito da subito la fiducia di tutti, a partire dal direttore dell’area tecnica, con cui ho instaurato già da prima che arrivassi un bellissimo rapporto, il presidente, il mister, chiunque… Mi hanno dimostrato veramente che erano disposti anche a fare sforzi per avermi qua, sono stati fondamentali per la mia scelta”.

Le conoscenze e l’esperienza in Inghilterra

L’intervista è proceduta con Casadei che ha risposto alla domanda sul se conoscesse già qualcuno dei giocatori granata: “Ne conoscevo pochi. Ricci per l’Under 21 e basta, ma sono tutti giovani e mi hanno aiutato tanto per inserirmi bene nel gruppo. Siamo belli affiatati e un bel gruppo”. Poi a continuato parlando della sua esperienza in Inghilterra, lontano dalla madrepatria: “Qualsiasi tipo di esperienza mi ha aiutato a essere il giocatore e la persona che sono oggi. Per me è stata molto importante, ho passato 2 anni con molti alti e bassi, ma mi ha aiutato tanto a crescere, sia come persona che come giocatore”.

Gli idoli del numero 22 e il suo primo gol in Serie A

Casadei ha poi parlato dei suoi idoli calcistici nel calcio moderno: “Ci sono molti giocatori a cui mi ispiro, uno di questi è Valverde, malgrado abbiamo caratteristiche un po’ diverse, mi piace il suo stile di gioco, le caratteristiche sia fisiche che tecniche, è fenomenale. Poi penso a Milinkovic–Savic, è stato uno dei miei punti di riferimento per caratteristiche fisiche, tecniche e per le qualità di inserimento. Ho preso molto spunto da lui per come gioca”. Inevitabile poi la domanda sul primo gol segnato in Serie A: “È stato bello, un’emozione che non potrò mai dimenticarmi. Lo stavo cercando, ma, a prescindere da quello, il gol è sempre bello. Non deve però compromettere tutta la prestazione, nel senso che se lo cerchi sempre poi ne viene meno di molte altre cose, deve arrivare da solo e quando è così è sempre bellissimo”.

Il rapporto con Vanoli e il sogno nel cassetto

L’ex giocatore del Chelsea ha poi parlato del suo rapporto con il mister Vanoli, conosciuto ai tempi dell’Inter: “L’ho conosciuto all’Inter, era quello che si prendeva più cura di noi giovani. Mi ricordo benissimo di lui ai tempi e sono molto contento di rivederlo oggi, mi sta aiutando tanto, è una persona che ti sa prendere a livello umano, con una battuta riesce a capire il momento”. Infine il classe 2002 ha concluso l’intervista parlando del suo sogno calcistico: “Il mio sogno, che però è più un obiettivo, sicuramente è riuscire a vestire la maglia della Nazionale, sarebbe una grande cosa”.