Il cileno è pronto a giocare una partita di campionato, come non gli accade da aprile. Resta viva l’opzione difesa a 4
La partita di domenica con il Lecce ha lasciato l’amaro in bocca per le aspettative deluse di un Grande Torino che ha assistito a un match chiuso con zero tiri in porta e le prodezze di Milinkovic-Savic ad evitare il peggio. Le notizie più negative derivanti dall’incontro coi salentini sono però arrivate nei giorni successivi, con l’esito degli esami strumentali a cui sono stati sottoposti Vojvoda e Coco e che hanno escluso così la possibilità di vederli dal primo minuto in occasione dell’appuntamento del venerdì con l’Hellas. Per Vojvoda il Bentegodi non è proprio un’opzione: dovrebbe infatti rientrare contro la Lazio. Mentre per quanto riguarda Coco, Vanoli spera di averlo almeno nella lista dei convocati. L’ex Las Palmas non sarà comunque al meglio e al suo posto farà il suo esordio Guillermo Maripan.
Vanoli si gode Maripan
‘El Toqui’ è pronto dunque a divenire il punto di riferimento di una difesa a tre completata, per l’occasione, da Walukiewicz a destra e Masina a sinistra. L’ex Monaco dovrà accelerare i tempi, nonostante il numero risicato di allenamenti svolti con squadra e mister… che ora se lo gode. “In questo periodo sarebbe stato importante averlo“, aveva confessato Vanoli prima della gara col Lecce, precedente ai due impegni con Argentina e Bolivia del Cile di un Maripan che era presente ma solo per osservarle dalla panchina, rubando così tempo prezioso all’inserimento e alla confidenza con le direttive del tecnico varesino.
La difesa a 4 non è da escludere
Saranno giorni di piena immersione in vista dell’anticipo della quinta giornata per Maripan, che non disputa una gara di campionato dal 28 aprile scorso. Era Lione-Monaco, la quartultima di Ligue 1.La terzultima l’avrebbe trascorsa in panchina, mentre le ultime due fuori per problemi muscolari. Da lì soltanto 90 minuti in Copa America con il Canada, nel match datato 30 giugno. Esiste però anche la remota possibilità che ‘El Toqui’ non aggiorni il conteggio delle presenze. Sempre nella conferenza stampa di vigilia di Torino-Lecce, Vanoli aveva spiegato che “non è detto che non si possa anche passare a 4 perché questi difensori hanno sempre giocato a 4”. Una profezia? Anche se arrabattare in fretta una linea Lazaro-Walukiewicz-Masina-Sosa appare un azzardo, di fronte a una difesa a 3 ancora da affinare e a un Verona autore comunque di 6 reti in 4 partite, di cui 3 al Napoli di Conte.
Prima o poi tocca anche a lui