Dieci gare, una sola vittoria: la zona Europa League rischia di essere compromessa e ora l’allenatore rischia di nuovo
Quaranta giorni fa Sinisa Mihajlovic ha superato una brutta crisi, la peggiore dal suo arrivo al Toro: la pesante sconfitta contro la Fiorentina – la terza in cinque giornate, a cui vanno ad aggiungersi i due pareggi contro Crotone e Verona – aveva fatto vacillare, e non poco, la sua posizione. Le dure parole di Petrachi, il confronto del tecnico con il direttore sportivo e soprattutto la faccia scura del presidente Cairo, piĂą volte inquadrato in tribuna al Franchi: tutto questo sembrava ormai alle spalle. PerchĂ© dalla gara col Cagliari Mihajlovic sembrava ripartito alla grande, con la squadra dalla sua, complice il ritorno ad un piĂą gradito 4-3-3. Il bel pareggio contro l’Inter aveva fatto il resto ma dopo la pausa per le Nazionali i fantasmi del passato sono tornati a bussare alla porta granata. Tre partite, tre pareggi, contro Chievo, Milan e Atalanta. Dal 20 settembre ad oggi il Toro ha vinto solo due partite, quella con l’Udinese, prima del derby, e quella con il Cagliari. Nelle ultime dieci partite, invece, Mihajlovic ha collezionato una vittoria, sei pareggi e tre sconfitte: nove dei suoi venti punti, mentre gli altri undici li ha portati a casa in sole cinque giornate.
Numeri, questi, che giustificano la rabbia dei tifosi nei confronti di una squadra che rischia di perdere di vista l’obiettivo nel giro di poche settimane. Preoccupazione che aumenta in vista dei prossimi due impegni contro Lazio e Napoli, due delle prime cinque squadre del campionato. La panchina di Mihajlovic torna a traballare perchĂ© il rischio è che non invertire subito la tendenza significherĂ aver buttato un’altra stagione. Ma anche i milioni di euro spesi la scorsa estate per puntare all’Europa, obiettivo dichiarato e sbandierato. Ecco perchĂ© il fitto colloquio tra Cairo e Petrachi si è prolungato nel dopogara di sabato. Dopo il l’abituale confronto con il tecnico, presidente e direttore sportivo hanno continuato a parlare della situazione della squadra fuori dagli spogliatoi, prima che il patron lasciasse l’impianto. La seconda chance che Mihajlovic ha avuto ad ottobre rischia per il serbo di essere anche ultima: due gare convincenti contro Lazio e Napoli (senza dimenticare la successiva partita di Roma di Coppa Italia) per salvare definitivamente la panchina.
ma contro Lazio e Napoli il serbo sapiens pensa di pareggiare ancora ??????
quoto Simone: il re è nudo… sono 13 anni di squallore e due di Miha… che riesca anche avere compe retroattive?! c’è una sola costante in questi anni di nulla, di grigiore, di continua de-torinizzazione… questa costante è il piccolo uomo… tutto il resto sono solo chiacchiere di pubblicisti a… Leggi il resto »
Beh, non sono 13 anni di nulla. Il nulla dura da oltre vent’anni. Anzi, negli ultimi anni si sono visti miglioramenti, pur in un quadro non eccelso. Basti considerare che un giocatore italiano del Toro non segnava in Nazionale dal 1983 o dintorni (Dossena) e con Belotti ci siamo riusciti.… Leggi il resto »
lo posto qui : 1906 e VM8 detto che su niang concordo al 100% vi faccio una domanda…ritenete meglio per il bene del Toro ,non vostro personale di sfogo,sperare che niang recuperi uno stato mentale e fisico decente in modo sia da dare un contributo decente sia da non svalutarsi… Leggi il resto »
vorrei anche aggiungere.. siamo proprio sicuri che le colpe siano proprio tutte sue?? per esempio chi con un minimo di sale in zucca avrebbe messo niang appena arrivato fuori forma nel derby? io credo nessuno tranne l’attuale allenatore del toro…. anzichè “gestirlo” lo ha buttato allo sbaraglio quando era in… Leggi il resto »