L’ex centrocampista granata Giuseppe Vives saluta il calcio giocato: “Ho fatto tanta gavetta. Ci sono riuscito, sempre con impegno”
Se domenica le emozioni erano tutte per Emiliano Moretti, salutato nel migliore dei modi dal Grande Torino in occasione della sua ultima partita in carriera e con la maglia granata, in questi giorni un altro “ex-Toro” ha deciso di salutare il calcio giocato: Giuseppe Vives. Il centrocampista, che partito da Napoli è riuscito a raggiungere la Serie A e l’Europa League vestendo proprio la maglia granata, ha infatti deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo una carriera lunga oltre 20 anni.
Vives: “Rimane la passione che metterò a disposizione dei bambini”
Adesso per Giuseppe Vives, così come il suo ex compagno di squadra Moretti, si apre una nuova stagione che lo vedrà ancora su un a campo di calcio ma in una veste molto diversa. A margine di un’amichevole di beneficenza organizzata dalla sua famiglia contro la Vis Afragolese 1944 per salutare il centrocampista, a cui hanno preso parte anche vecchi amici e compagni come Immobile, Molinaro e Maksimovic, è infatti proprio l’ex centrocampista a raccontare i progetti per il suo futuro al Mattino: “Ho fatto tanta gavetta. Ci sono riuscito, sempre con impegno. Termina un ciclo ma rimane comunque la passione, che metterò a disposizione dei bambini della scuola calcio, sperando che qualcuno di loro possa coronare il proprio sogno e dare grandi emozioni ai genitori, come le ho date ai miei. E magari scoprire qualche campioncino“.
Vives, con il Toro il suo momento migliore
Nato a Napoli, muove i primi passi nel mondo del calcio nel Napoli Calcio Afragola passando poi al Sant’Anastasia con cui passò dai Dilettanti alla Serie C2. Poi Juve Stabia, Nardò e l’Ancona in Serie B con cui vive un momento di grandi problemi fisici che gli fanno pensare addirittura al ritiro. Scelta che fortunatamente non compie e nell’estate del 2006 arriva la svolta: approda infatti al Lecce, squadra nella quale diventa uno dei punti di riferimento del centrocampo e trova l’esordio in Serie A.
Ed è proprio nella massima serie, ma con la maglia del Toro, che vive il momento più roseo della sua carriera: coi granata sono infatti 164 le presenze collezionate in 6 lunghi anni (3 in meno di quelle messe a segno con il Lecce) con 5 reti all’attivo e, soprattutto, un’esperienza in Europa League che resta senza ombra di dubbio i punto più alto della sua vita calcistica.
Grande Peppino…in bocca al lupo x la tua nuova avventura e grazie x aver portato la nostra maglia con onore e rispetto.
i veri campioni sono persone per bene, uomini veri, che possono essere esempi per i nostri figli … gli altri, giocolieri, dive, mercenari, prime donne, Topp-PPlayers, non contano niente, per lo meno con il valori del TORO.
Grande Peppino, per quel che si è visto in mezzo al campo dopo di lui, poteva tranquillamente restare e terminare la carriera insieme al Moro. Protagonista della rinascita dall’inferno della serie B, coronata con la partita al San Mames, con quel rigore procurato nel primo tempo che diede il via… Leggi il resto »