Che Toro a San Siro! Investire e credere nel vivaio ora è un dovere

La Primavera di Federico Coppitelli vince la Coppa Italia battendo il Milan anche al ritorno: le promesse di Cairo non devono restare tali

“Investiremo nel Settore giovanile”. La promessa di Cairo, quando ancora le luci di San Siro erano accese sulla Primavera che ha vinto la sua ottava Coppa Italia. La promessa che sarà meglio mantenere, perché il vivaio torni ad essere anche per il Toro serbatoio per la Prima squadra. La promessa che diventa quasi un dovere dopo il terzo trofeo nei dodici anni della sua presidenza. A colmare il gap è stato, come accaduto già in passato con Moreno Longo, il lavoro dell’allenatore. Federico Coppitelli ha saputo plasmare un gruppo capace di superare defezioni, infortuni, squalifiche e di portare a casa il trofeo ai danni del Milan in una cornice come quella del Meazza.

Primavera, finalmente la Coppa Italia! Ora bisogna continuare a investire

Giocatori che hanno fatto tutta la trafila – come Coppola o Fiordaliso – acquisti mirati – ed è il caso di Butic – e un mix di gregari e pedine di qualità. Di certo nessuno si è impoverito per assemblare questa Primavera, che ha potuto raccogliere i frutti del lavoro di ciascun allenatore del vivaio: ma l’attenzione che ieri questi ragazzi hanno conquistato non deve spegnersi come le luci dello stadio dopo i festeggiamenti (VIDEO – I festeggiamenti nello spogliatoio). Il mercato non deve limitarsi solo ai colpi di Massimo Bava, riuscito in questi anni a portare a casa grandi risultati nonostante i mezzi a disposizione. Strategie e lavoro di scouting, come base per colmare la distanza delle altre “potenze” del campionato Primavera. Nel frattempo, tre anni dopo lo scudetto atteso oltre vent’anni, un altro trofeo che mancava dal 1999: non qualcosa di cui vantarsi e basta ma un punto di partenza per un Toro che deve avere come obiettivo altre serate come quella milanese.