Primavera, Coppitelli: “Ci voleva la determinazione che richiede questa maglia”

L’allenatore della Primavera del Torino Coppitelli commenta la sconfitta contro l’Atalanta: “Zero alibi, dovevamo fare meglio. Il campionato è lungo”

Al termine di Torino-Atalanta Primavera, interviene il mister dei granata Coppitelli, per commentare la sconfitta maturata all’esordio al Filadelfia. “Quello che ho detto ai ragazzi” esordisce un deluso Coppitelli, “è che non ci sono alibi. Zero situazioni particolari o altro. Dobbiamo lavorare, siamo una squadra importante, siamo all’inizio e non mancheranno le occasioni di dimostrarlo. Non sono emerse le cose che abbiamo preparato e che già abbiamo mostrato. Già mercoledì verremo qui in campo in Coppa Italia e sono sicuro che offriremo una prestazione differente. Se dobbiamo già analizzare la partita, penso che per i primi 20’ abbiamo fatto meglio noi. Questo campionato è pieno di giocatori forti: un lampo del loro attaccante ha fatto svoltare la partita. E non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Nella ripresa eravamo sempre nella loro metà campo. Sono mancate tante cose, è mancata un pizzico di personalità in più. Mettere l’Atalanta dentro l’area di rigore è sintomo di avere dei valori, ma poi bisogna avere lo spunto e prendersi delle responsabilità: ora pensiamo al lavoro, ma è chiaro che ci tenevamo a fare bene”.

A livello di preparazione, il Toro aveva lavorato bene per Coppitelli. Ma non è riuscito a fare quello che avrebbe voluto: “Dobbiamo abituarci a queste distanze del campo, che ripeto non voglio vengano considerati come alibi. Non riuscivamo a tenere bene gli esterni. Ma ripeto, per 20’ abbiamo fatto quello che avevamo in testa, ma ora dobbiamo acquisire equilibrio: è un campionato nuovo per tutti, ed è difficile. I giocatori forti, anche fuori dal contesto della partita, fanno la differenza. Ma non ricordo, onestamente, molte occasioni per loro per arrivare al 2-0, o al terzo gol. E poi ci vuole un pizzico di determinazione in più che questa maglia richiede. L’emozione? Questo stadio alla lunga può essere un’arma in più. Tutti sentivamo la responsabilità di onorare questa storia, di essere degni di onorare questo stadio. Questo ci ha frenati, un pochino. Dobbiamo lavorare anche su questo: se dobbiamo proporre questi ragazzi nel calcio che conta, ci saranno stadi anche più importanti di questo. Sappiamo da dove portiamo, il campionato è equilibrato e ci saranno momenti difficili per tutti”.