L’attaccante croato è arrivato al Torino proprio dall’Inter: “Per me sarà una partita speciale, l’importante è che la vinciamo”
Se non fosse stata rinviata la partita con la Roma, chissà se Inter-Torino sarebbe stata comunque la partita tra la seconda e la quinta forza di campionato. Vedendo il rendimento avuto dalla formazione di Federico Coppitelli nelle ultime settimane, diventa lecito pensare che i granata avrebbero potuto giocare il match contro i nerazzurri con almeno un punto in più in classifica, che al momento vorrebbe dire quarto posto in coabitazione con il Milan. Quello che comunque non sarebbe cambiato è il nome del grande protagonista della gara: Karlo Butic. Un po’ per il fatto di essere il secondo miglior marcatore del campionato, con dieci gol realizzati in otto partite giocate, un po’ per quello di essere il grande ex della partita, la scorsa estate è arrivato al Toro proprio dall’Inter, l’attaccante croato domenica mattina (calcio d’inizio alle 11 a Sesto San Giovanni) avrà tutti i riflettori puntati addosso.
“Quando sono arrivato all’Inter non è stato facile per me: era la prima volta che stavo lontano la mia famiglia e non conoscevo la lingua – ha raccontato Butic parlando della sua esperienza in nerazzurro – prima del Viareggio non ho giocato molto, poi alla Coppa Carnevale ho giocato tutte le partite e ho segnato sei gol. È stata una bella esperienza”. Con il Torino invece non ha dovuto aspettare molto per giocare e per segnare: Coppitelli gli ha consegnato subito la maglia numero 9, quella del centravanti titolare, e Butic, gol dopo gol, non se l’è più tolta. Ora cercherà di ripetersi, per permettere alla propria squadra di assottigliare il gap con l’Inter, al momento distante quattro punti. “Gol all’Inter? L’importante è che vinciamo, poi vediamo chi segna – ha dichiarato saggiamente l’attaccante dopo essersi soffermato sulle emozioni che proverà domenica scendendo in campo – sarà una partita speciale per me, di sicuro darò tutto come nelle altre partite. Ma in questa anche qualcosa in più”.
Butic gonfia la reteeeee