Contro il Carpi, Milinkovic-Savic non viene mai impegnato ma nel finale strappa applausi con una punizione che si infrange sulla traversa
Vedere un portiere salire nell’area di rigore avversaria è sempre cosa strana. Capita alla disperata, quando una squadra ha estremo bisogno di punti e un uomo in più può davvero fare la differenza. È ancora più strano vedere però il portiere andare sulla battuta di una punizione, a pochi minuti dalla fine, con la squadra in vantaggio per 2-0. Eppure è capitato ieri, con Vanja Milinkovic-Savic che ha voluto rompere il ghiaccio (letterale, non solo metaforico) con lo stadio “Grande Torino”, battendo un calcio piazzato che sarebbe potuto entrare nella storia. Nessun portiere granata ha infatti mai segnato quando vestiva la maglia dei piemontesi: nemmeno Sentimenti IV, che aveva segnato 5 reti ma prima di venire al Toro, o Taibi, che in carriera aveva segnato un gol ma anni prima di approdare in quel Torino del 2005, risorto dalle ceneri del fallimento.
Un tiro bellissimo, non un tentativo a caso. Una punizione, è il caso di dirlo, provata e riprovata in allenamento. Parlare con Lyanco, per credere: “Vanja fa sempre così a fine allenamento. Si ferma e prova, tirando sempre e sempre in questo modo. Tanto che il mister gli aveva detto di tirare, se gli fosse capitata l’occasione“. Così è stato, e soltanto la traversa gli si è opposta. Ancora sta vibrando, probabilmente, e il rammarico è molto. Ma denota la personalità di un portiere cresciuto molto in questi mesi, come ha avuto modo di constatare Mihajlovic. Esame superato, quindi? Dal punto di vista ambientale, di sicuro. Ora si aspettano le parate, in un test più proibitivo. Come quello del 20 dicembre, contro la Roma…
Castellini andò vicinissimo al gol nella stagione 75/76 in quel di Perugia. Negli ultimi istanti della partita, sotto di un gol, si spinse in avanti e mentre stava per tirare venne steso al limite dell’area.
“fa sempre così a fine allenamento. Si ferma e prova, tirando sempre e sempre in questo modo”
E perchè lui solo dovrebbe farlo e non – per esempio – i nostri centrocampisti? Tanto di cappello a Vanja
Non mi e’ dispiaciuto, da rivedere in altre occasioni. Sulle prese alte c’è, sulle punizioni anche. Tendenza a gigioneggiare con palla tra i piedi. Magari potrebbe venire fuori un rigorista da usare nelle lotteria dei rigori dopo i supplementari…
Un buon rigorista ci serve sempre, visto che li sbagliamo costantemente.
Se tira i rigori, butta in rete la palla e il portiere esanime che ha osato frapporsi! Neanche Policano tirava delle legne simili (anche se i palloni erano diversi…)