L’arrivo di Ballardini ha fatto rinascere il Genoa che può contare anche su Giuseppe Rossi per abbandonare la parte bassa della classifica
Tre vittorie, due pareggi e una sconfitta. Questo il bilancio che, nelle ultime 6 partite, da quando cioè il Grifone è passato sotto la guida di Ballardini dopo l’esonero di Juric, ha portato nelle casse della formazione ligure 11 punti. Un’inversione di tendenza nettissima rispetto ad un inizio di stagione disastroso che aveva invischiato pericolosamente il Genoa nella lotta per evitare la retrocessione. Un risultato ben lontano da quanto società e tifosi si aspettassero ad inizio campionato. Se da un lato, infatti, l’Europa poteva non essere un obiettivo, dall’altro di certo non si sarebbero mai aspettati di arrivare a metà girone di andata con l’acqua alla gola. Da qui l’idea della società di cambiare: via Juric, appunto, e squadra affidata nelle mani di Davide Ballardini che in appena 6 uscite ha permesso ai liguri di staccarsi dalla zona rossa e arrivare a quota 17 punti: un balzo in avanti che sicuramente non può permettere al Genoa di stare tranquillo, ancora, ma che indubbiamente indica un cambio di marcia importante.
Sarà un Genoa revitalizzato, dunque, quello che arriverà al Grande Torino. Un Genoa che in trasferta presenta un bilancio di 3 vittorie, 3 sconfitte e altrettanti pareggi e che, contro i granata, potrà contare anche su un’altra novità arrivata a stagione in corso. Si tratta di Giuseppe Rossi che, dopo aver esordito con la maglia del Grifone nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus, potrebbe essere un arma in più per Ballardini proprio contro il Toro. Le condizioni fisiche dell’attaccante, è cosa ormai nota, non sono certamente una certezza, ma per i liguri l’apporto di un giocatore come Rossi resta comunque tutto tranne che trascurabile, soprattutto se si considerano le difficoltà del Genoa in fase di realizzazione. Non è tutto rose e fiori, tuttavia, in casa Genoa: le ultime uscite tra campionato e Coppa Italia hanno riempito l’infermeria e per il tecnico non sarà semplice gestire l’emergenza. Il terzino Migliore, infatti, sarà costretto a restare fuori almeno un mese e davanti agiranno Laxalt insieme a Pandev, uno dei maggiori pericoli dei liguri. Resta ancora in dubbio anche Bertolacci mentre in difesa il Toro ritroverà l’ex di giornata Rossettini. I dubbi di formazione, quindi, sembrano destinati a sciogliersi solo a ridosso della partita ma l’obiettivo del Genoa resta lo stesso. La strada imboccata dalla formazione di Ballardini, che ha ritrovato la giusta solidità, punta certamente nella direzione chiesta dalla società ma deve trovare la continuità di risultati per abbandonare definitivamente la parte bassa della classifica, partendo proprio dalla sfida contro il Torino.
Anche Preziosi ha cambiato timoniere e ha svoltato,solo il nostro Bracciamozze continua imperterrito con Spacobotilia,sono i nostri Stanlio e Ollio….
Questi vengono a prendersi i 3 punti