Mazzarri lo conosce e lo apprezza ma da Niang pretende di più: disponibilità, lavoro e impegno a partire dagli allenamenti
Un palo nel primo tempo e poco altro. A questo si può ridurre la prestazione di Niang nel derby di Coppa Italia. La partita, risultata poi particolarmente indigesta sia al Toro che a Sinisa Mihajlovic, doveva essere l’occasione per l’attaccante di dare la definitiva svolta alla stagione. L’ennesima occasione. Quanto visto nel match contro il Genoa poteva facilmente essere interpretato come un possibile segnale di un giocatore finalmente pronto a dare un contributo concreto e pesante alla truppa granata e il derby era, ovviamente, la prova del nove. Una prova che, ancora una volta, Niang non è riuscito a superare, facendo vedere solo a sprazzi, pochi, le sue qualità e deludendo ancora una volta quanti continuano ad aspettarlo. L’assenza di Belotti gli ha permesso di tornare in campo da titolare ma il giocatore non è sembrato, almeno fino a questo momento, sufficientemente convinto e determinato per sfruttare a pieno la chance. E il tempo, adesso, sta inesorabilmente scadendo.
Con l’arrivo di Mazzarri, infatti, la musica dovrà necessariamente cambiare pena il rischio di finire perennemente in panchina. Ed è lo stesso Walter Mazzarri a sottolineare, nella sua conferenza stampa di presentazione, il bisogno di un cambio di rotta totale e soprattutto immediato da parte del giocatore. Il tecnico conosce il ragazzo, lo ha allenato al Watford ed è consapevole che le sue qualità, indubbie ma non sfruttate, nascoste dietro a prestazioni deludenti e al di sotto delle aspettative, potrebbero essere un’arma importante per il suo Torino. Il tempo, però, come detto stringe: la disponibilità dell’allenatore ad aiutare e sostenere il ragazzo è indubbia ma Mazzarri non può permettersi di aspettare in eterno, e non sembra nemmeno avere l’intenzione di farlo. D’altronde, pur essendo ancora lungo, il campionato è ormai arrivato al giro di boa e i punti a disposizione per centrare l’obiettivo Europa non possono più essere sprecati. “Cercherò di aiutarlo e di farlo subito. Io curo molto i rapporti personali, anche se per adesso il tempo sarà poco” ha tenuto a specificare Mazzarri, convinto che “Migliorando il singolo, migliori la squadra”. Ma la squadra, da adesso in avanti, non può più nascondersi e ha bisogno dell’impegno e della disponibilità massima di tutti i suoi effettivi, Niang compreso. “Deve capire che è arrivato il momento di dare tutto, anche in allenamento”, lo bacchetta Mazzarri in conferenza che, come ci ha tenuto a sottolineare, ha chiesto a tutti di dargli “la massima disponibilità”. Una disponibilità che, per Niang, non può non tradursi necessariamente nell’abbandono di un atteggiamento che fin ora lo ha fatto giocare con il freno a mano tirato e gli ha fruttato più fischi che applausi. Adesso basta, Mazzarri chiede impegno, lavoro e determinazione per centrare insieme la qualificazione all’Europa League. Niang è avvisato: “Le chance non sono eterne”.
spero davvero che Mazzari non abbia pieta’ per i rammolliti e fannulloni. Sono stufo di vedere gente che si monta per due partite buone e si sente forte e salva le pericolanti e resuscita il Gubbio. Vorrei che Mazzarri fosse quell’allenatore normale che ho sempre sperato….Normale!
saro’ contento solo quando i lavativi se ne andranno dal Toro, gente come Niang e Ljajic , per non parlare dei punti persi a causa dei due terzini. Pero’ abbiamo una 40 ina di milioni in cassa ma quanti partite perse a causa di molinaro e De Silvestri , 40%… Leggi il resto »
E quando La Rosa Zio fa era tutta in prestito??