Ecco cosa è andato e cosa invece non ha funzionato all’esordio di Mazzarri sulla panchina granata nella sfida di Torino-Bologna
Non poteva esserci esordio migliore per Walter Marzzarri che alla sua prima uscita dalla allenatore del Toro, per giunta tra le mura amiche del Grande Torino, colleziona una bella e netta vittoria nel match Torino-Bologna. Un match nel quale si è rivisto finalmente il Torino, quello in grado di fare la partita, di gestire e costruire il gioco, di segnare e soprattutto un Torino che non spreca occasioni e punti come più volte capitato nell’ultimo periodo. Ecco dunque cosa è piaciuto e cosa, al contrario, no nella vittoria del Toro contro il Bologna.
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La vittoria. Finalmente. Un mese dopo l’ultimo successo contro la Lazio, più di due mesi dopo l’ultimo successo casalingo contro il Cagliari, il Toro torna a festeggiare una vittoria al Grande Torino. E lo fa in grande stile: un nuovo tecnico, un nuovo atteggiamento, un nuovo Toro. I granata tendono in mano le redini dell partita dal primo minuto fino al fischio finale, segnano, sfiorano la goleada, convincono e soprattutto sbagliano poco, pochissimo. Buona la prima per Mazzarri, che sia di auspicio per le prossime sfide.U
Un nuovo Niang. “Le chance non sono eterne” aveva esordito Mazzarri in conferenza stampa rispondendo a quanti gli chiedessero di Niang. E l’attaccante ha prontamente dato la rsua personale risposta in campo. Quello visto contro il Bologna è sicuramente la versione migliore di Niang vista in questa stagione: quantità, qualità e un gran gol messi a disposizione della squadra da un giocatore che sembra rinato. Questa voltà sì, si è visto il giocatore che il Toro si aspetta: per lui ieri solo applausi, sperando che i fischi siano davvero soltanto un brutto ricordo.
Solidità difensiva e pochi errori. Vero, il Bologna ha fatto davvero poco. Poca costruzione di gioco, ancor meno possesso palla e rischi per il Torino che si avvicinano allo 0. Ma non è certo tutto demerito degli ospiti: se ieri il Torino è stato concreto e preciso davanti, lo è stato altrettanto in fase difensiva dove, se si esclude la sbavatura che ha portato al rigore, non ha sbagliato quasi nulla. Il pasticcio tra Sirigu e Burdisso è stato gestito al meglio, lo stesso difensore si è preso un giallo per chiudere magistralmente l’intervento potenzialmente pericoloso di Palacio e il portiere granata si è immolato per respingere al mittente un rigore che avrebbe riaperto i giochi. Una prestazione che vale la vittoria, esattamente quanto i tre gol insaccati alle spalle di Mirante.
Flop
Il rigore. Poche sbavature, si diceva, ma una di quelle ha rischiato davvero di cambiare il corso del match. Ad inizio ripresa il Toro conduce i giochi per 1-0 ma il Bologna, fino ad allora presenza poco ingombrante per la truppa granata, ha l’occasione di riaprire i giochi e agguantare il pareggio. Un’occasione regalata da un’ingenuità di Molinaro in area: se inizialmente è Verdi a pagarne le spese prendendosi un giallo per simulazione, il Var fa cambiare idea a Damato che concede il rigore agli ospiti. Come sarebbe andata se Sirigu non ci fosse arrivato, se quel rigore fosse entrato resta fortunatamente un mistero ma il Torino può davvero complimentarsi con il suo portiere.
Purtroppo desilvestri e/o molinaro ogni partita almeno una minchiata la fanno sempre. O è un rigore o è un (o più ) fuorigioco sbagliato. Io confido in Mazza. O mette le difesa a tre e ne limita i danni, o ce li toglie proprio di torno. Anche se non saprei… Leggi il resto »
@tarzan_annoni, aggiungo che volevo dire: buio per 33 anni sì, ma ci sarà rimasto pure qualche cosa nel fondo se sono rimasto ferreamente antijuventino per tutti e 33.
@tarzan_annoni così spregiudicato e venale è? Veramente? È come lo descrivono qui i più giovani allora. Possibile che consideri il Torino solo come una macchina da soldi o trampolino di lancio? Non ci posso credere. Ma sono tornato a tifare da solo due anni e non conosco il passato. Sai,… Leggi il resto »