Il Torino degli ultimi anni è come un castello senza fondamenta dove l’allenatore è l’ultimo colpevole ma sempre il primo a pagare

Il castello di cui Baroni ha parlato per spiegare perché sul secondo gol a marcare Pellegrino, 192 centimetri, ci fosse Vlasic, dà l’idea di quello che in realtà è il Torino stesso. Un castello di carte: poco robusto e senza fondamenta, capace di crollare al primo soffio di vento. Di stagione in stagione ormai è una storia che si rinnova: si costruisce una squadra – solitamente dopo aver smontato la precedente – e la si affida a un allenatore che alla fine diventa il capro espiatorio. Succede ormai da qualche anno. Oggi c’è chi se la prende con Baroni, perché – tra le altre cose – di fronte alle telecamere difende la squadra e la prestazione ma pure un anno fa non mancava chi se la prendeva con Vanoli. Anche Juric non aveva una schiera di fan, come prima di lui Giampaolo e così via. Ognuno di loro, seppur in modo diverso, ha dovuto fare i conti col castello di carte che la dirigenza ha costruito per l’occasione. Approssimazione nelle scelte di mercato che hanno costretto gli allenatori a modificare più volte l’assetto della squadra. Ogni anno assistiamo allo stesso film col tecnico granata di turno che parte con un’idea di gioco e che poi si ritrova a non avere gli interpreti per metterla in pratica. Baroni non rappresenta un’eccezione alla regola dell’era Cairo-Vagnati, anzi, del suo 4-2-3-1 ormai non c’è più traccia. E abbiamo visto già tre sistemi di gioco diversi senza che il Torino sia riuscito a trovare un assetto stabile, in grado di far rendere al meglio i giocatori a disposizione. Il castello di Vlasic è la diretta conseguenza di tale improvvisazione che non può avere in Baroni l’unico colpevole. E questo, i tifosi, lo sanno da 20 anni.

Davide Vagnati, sporting director of Torino FC, looks on prior to the Coppa Italia football match between Torino FC and Pisa SC.
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ultimo aggiornamento: 30-09-2025


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dylan-dog
dylan-dog
2 mesi fa

brava ivana, un bell articolo – è ora che queste cose vengano dette – l’unica cosa che è riuscito a costruire cairo in qsti 20 anni, è un senso di malessere in chi arriva unita a una voglia impellente di andare via per giocarsi la carriera in qualche altro club… Leggi il resto »

bogaboga77
2 mesi fa

Liberate la principessa urbana prigioniera nella torre.
Sennò che si butti giù, stia tranquilla ci sono i suoi tanti sostenitori a prenderla

Last edited 2 mesi fa by bogaboga77
carlo m
carlo m
2 mesi fa

Quando fai marcare Pellegrino da Vlasic, qualsiasi sia la ragione, che la cosa viene vista da tutti, il leggero e “basso” contro il pesante gigante forte di testa, difficile pensare che non hai perso il senso, qualsiasi senso tu avessi in mente. I giocatori perdono fiducia. Se per te è… Leggi il resto »

Last edited 2 mesi fa by carlo m

Un timido segnale: ma per uscire dalla crisi serve di più

Non sarà un pari assurdo a cambiare faccia al Toro (e a Baroni)