Mihajlovic: “Belotti? Il presidente farà di tutto per tenerlo”

L’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovic presenta Lazio-Torino: “Belotti deve restare umile. Domani spazio a Ljajic e Iturbe”

Consueta giornata di vigilia per il Torino di Sinisa Mihajlovic. Domani ci sarà Lazio-Torino, e l’allenatore granata presenta nella conference room dello stadio “Grande Torino” la partita in programma all’Olimpico di Roma alle 20.45. Contro i biancocelesti, il tecnico granata si ritrova con diversi dubbi di formazione. In diretta, il tecnico racconta tutte le sue sensazioni a poco più di 24 ore dalla partita. A breve comincerà la conferenza stampa. “Domani affrontiamo forse la squadra più in forma del campionato, ha grande entusiasmo e lotta per la Champions. Sarà difficile e impegnativo, ma anche stimolante: mi aspetto il Toro che mostri i progressi delle ultime partite. Faccio i complimenti a Inzaghi perché ha giocatori tecnici e sta traendo il massimo. La loro difesa è solida, meritano il posto in classifica che hanno. Sono due squadre molto offensive, Lazio e Torino, e giochiamo sempre per vincere: abbiamo faticato fuori casa, sempre; cercheremo di invertire la tendenza, anche se capisco che la Lazio non è l’avversario migliore per riuscirci. Se giochiamo da Toro possiamo metterli senz’altro in difficoltà“.
Si parla poi di Iturbe: “Lui sa cosa voglio. Quando è arrivato non era al meglio della condizione, non giocava da tanto tempo: doveva rimettersi in maniera accettabile per giocare. Ora sta molto meglio e si vede in allenamento: l’ho chiesto e preso perché so quello che può dare, ha caratteristiche diverse rispetto ai miei attaccanti. Deve ritrovare serenità e spensieratezza, senza aver la paura di essere giudicato a ogni partita. Deve essere sereno, senza pensare che una partita storta gli faccia perdere il posto. Quando ha la palla sa che deve rischiare, puntare l’uomo, saltarlo, cercare la giocata. Qui deve stare sereno“.

Sul Torino, poi: “I nostri obiettivi sono sempre quelli che ho detto qualche settimana fa: cioè fare più punti dell’andata, raggiungere il record del Toro con i tre punti a vittoria, e trovare una fisionomia precisa di squadra, sia in casa, sia fuori casa. È forse la cosa più importante, ma anche la più difficile da raggiungere. Domani l’avversario non è dei migliori, abbiamo tutte le qualità per poterli mettere in difficoltà e vincere le partite“. “Penso che ogni giocatore deve trovare le motivazioni giuste, io davo il massimo quando c’erano gare importanti, perché mi piaceva. Quando invece c’erano squadre di livello inferiore, le affrontavo con meno concentrazione: non facendo peggio, ma sapevo che magari anche al 50-60% la vincevo lo stesso. Noi non possiamo permetterci questo: se facciamo così le perdiamo tutte, dobbiamo sempre essere al 110%. Dobbiamo cercare di fare il massimo e fare bene: non sempre ci riusciamo, magari per merito degli avversari, raramente per approccio sbagliato. Ma i conti facciamoli alla fine, perché con tanti cambiamenti e difficoltà abbiamo fatto una delle migliori stagioni del Torino: penso che alla fine per i punti che faremo, punti in classifica e giovani lanciati credo che alla fine sarà una stagione positiva“.

Su Immobile e Belotti: “Sono molto forti, ma io mi tengo il Gallo, perché è il migliore di tutti. Certo, potevano stare insieme al Toro, ma sono state fatte scelte diverse e vanno accettate. Con questo modulo però penso che riusciamo a valorizzare le caratteristiche di Belotti. Se avessimo avuto entrambi avanti avremmo usato un altro modulo: il 4-3-1-2, con Ljajic dietro. Questa era la mia idea iniziale, poi quando il mercato ha avuto un’altra evoluzione, abbiamo puntato sugli esterni. Sono convinto che ci si sarebbe potuti divertire, sì“.

“Quando ho possibilità” continua Mihajlovic, “mi piace vedere altre partite. Un conto è vederle dal vivo, un conto è in tv: provi a leggere la partita, capire cosa avresti fatto tu. La Juve? Ho visto la gara, penso che abbia meritato di vincere, ha fatto bene; Donnarumma ha fatto una grande gara, ma già lo sapevamo. Sono andato lì per vedere due squadre forti, mi interessavano dal punto di vista tattico“. Sulle parole di Cairo: “Io sono abituato ad ascoltarle, non a commentarle. Quello che voleva dire va chiesto a lui; noi sappiamo quello che ci diciamo e cosa dobbiamo fare, siamo in piena sintonia. Non voleva mettere pressione ai ragazzi, noi pensiamo partita per partita. I gol della Lazio? Ne hanno fatti 47, di cui 45 in area con i cross, ma anche loro hanno da preoccuparsi“.

“La Lazio ha tanti giocatori di qualità: Immobile, Keita, Anderson, Milinkovic, Lulic, Parolo… Ci sono molti giocatori che sono forti e che hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Li conosciamo bene, dobbiamo essere bravi noi a renderli il meno possibile pericolosi. Mi aspetto sicuramente una bella gara, aperta, in cui tutte le squadre giocano per vincere“. Si parla anche di Ljajic: “Quando è entrato col Palermo ha fatto bene. Domani giocherà dall’inizio, poi starà a lui: è un patrimonio del Toro, sappiamo tutti, e lui meglio di noi, che può dare di più. Ma non possiamo ripeterglielo sempre, a ogni partita. Deve trovare anche lui spensieratezza e colpi, la serenità, sentire meno pressioni addosso per poter rendere al massimo: io so quel che mi può dare, come ha fatto nelle ultime gare, quando è entrato. Ha le caratteristiche per mettere in difficoltà la Lazio“.

“Mi aspetto una partita giocata a viso aperto, con le squadre che vogliono vincere. Noi andiamo là sapendo che incontriamo una squadra forte, con grande entusiasmo, che lotta per un posto in Champions. Noi abbiamo dei principi morali e di gioco, se li applichiamo possiamo mettere in difficoltà chiunque. Sono sicuro che se andremo in campo con questa voglia, li metteremo in difficoltà; non so che risultato ci sarà, alla fine. Ma può essere una gara bella da vedere“.

Sulla possibilità di cambiare modulo: “Son solo numeri, vediamo. Possiamo fare diverse cose. Non metteremo tre difensori, no: anche perché non ce li abbiamo. Da metà campo in su vediamo, la gara si può anche interpretare in un modo o nell’altro a seconda di quando attacchi o difendi“. Su Belotti: “Gli dico quello che ripeto anche in conferenza stampa, non deve mai perdere l’umiltà, cercando sempre di dare di più, senza mai accontentarsi. A Cairo cosa dico sul futuro di Belotti? Lui ha un contratto. Se viene una squadra e porta 100 milioni, un presidente non può far nulla; poi dipende dal giocatore. Sono sicuro che il presidente farà di tutto per tenerlo, senz’altro; ma se arriva un’offerta con quei soldi, poi la decisione è del giocatore“.