L’attaccante del Torino ha perso peso, Mihajlovic lo elogia: “Non a caso ha segnato”. Contro i nerazzurri sogna una maglia da titolare

Una luce nel buio. Un lampo nell’opacità romana a cui, ieri, il tifoso del Torino ha assistito, perdendo al cospetto di una Lazio più forte, più completa e, soprattutto, più determinata. Girarci intorno sarebbe sbagliato, oltre che controproducente: al Toro di Mihajlovic, quest’anno, resta ben poco a cui aggrapparsi, se non all’idea di costruire già qualcosa per la prossima stagione (e Petrachi è chiamato a trovare soluzioni di livello), di aiutare a crescere chi già c’è o di ritrovare chi si è smarrito durante il percorso. Alla categoria dei figlioli prodighi non può certamente non appartenere anche quel Maxi Lopez fortemente criticato in passato, ma ora apparso recuperato e, soprattutto, determinato a tornare l’attaccante che, soprattutto nel primo semestre di esperienza granata, aveva fatto più che bene. Sembra trascorso un secolo da quell’ottima stagione. Ma sembra passato anche molto da quella prima uscita di Mihajlovic, poi storpiata, in cui la critica al peso di troppo a Maxi aveva preso il sopravvento. “Sembra che abbia una lavatrice sulle spalle“, disse il tecnico. Apriti cielo. Ma soprattutto, ecco le esclusioni; ecco le polemiche sul mercato che non si sbloccava e sulla cessione che non arrivava; ecco altre assenze. Finalmente, poi, il riscatto: l’ex Catania, persi diversi kg, era tornato non solo tra i giocatori a disposizione, ma pure tra quelli più impiegati. E a Roma, ma contro i giallorossi, aveva messo a segno il gol della bandiera granata.

Stesso stadio, altra squadra, ieri: la rete di Maxi Lopez aveva regalato un barlume di speranza al Torino, convinto, agguantato il pareggio, di riuscire a terminare 1-1 la sfida contro la Lazio. La sconfitta è poi maturata in 5′, ma il gesto atletico e tecnico, da bomber di razza, che ha portato alla rete dell’attaccante argentino resta, e sembra scacciare sempre di più le ombre che si erano frastagliate poco per volta sulla testa del giocatore. Ieri, dopo tante critiche, Mihajlovic è tornato a elogiarlo: “È dimagrito, e non a caso ha segnato due gol in poche partite” ha dichiarato il tecnico serbo. Che ora, pensando già alla sfida con l’Inter, potrebbe prendere in considerazione la candidatura dell’attaccante per giocare in tandem con Belotti lì davanti. Di certo, ora, Maxi Lopez non costituisce più un ostacolo, ma un’arma in più. Sta all’allenatore capire quando usarla. E al giocatore, non perdere quello che sembra davvero l’ultimo treno per potersi ancora rivelare importante.


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giagnoni
8 anni fa

Ma perché titolare? Mica fa plusvalenza. Dici per il risultato? E chi se ne frega di quello.

die granata
die granata
8 anni fa

Ah finke avremo petrachi sara tt inutile…cairo gli dice nn spendismo troppo ovvio che quel ds se si puo chiamare cosi porta ciofeche….il primo da mandare via e petrachi….miha fa quel che puo anche se modulo e scelte tattiche nn mi piacciono xniente…sti cazzo dibaselli e benassi nn devono piu… Leggi il resto »

die granata
die granata
8 anni fa

Hart rossettini moretti castan zappacosta lukic gustafson barreca lialic lopez belotti.l importante e nn vedere piu in campo ajeti de silvestri baselli e benassi vi prego

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