È certamente un periodo intenso per la Serie A, quello della prima fase del campionato 2024-2025.

È certamente un periodo intenso per la Serie A, quello della prima fase del campionato 2024-2025. Tra i grandi drammi individuali delle “panchine a rischio” delle squadre in Serie A, è in vista anche la nuova elezione del Presidente di Lega A, fissata per il 9 dicembre 2024, che non manca di far volare pronostici e speculazioni su tutto il campionato.

I bookmaker sono, comprensibilmente, impazziti per ciò che concerne la Serie A, tanto che siti come codicipromozionali365.it stanno lanciando quote altissime per il Torino in “top 6”. L’attesa non fa che aumentare i cosiddetti “rumor”, con personaggi del calibro di Del Piero che devono prontamente smentire le voci su una loro possibile candidatura. 

Inizialmente si pensava che Lorenzo Casini, uscente dalla carica di presidente, potesse essere rieletto, ma lo stesso Casini ha dubbi e, al momento, sarebbero pochi i club a suo sostegno. Tutte le attenzioni si sono spostate su Ezio Maria Simonelli, al momento il nome in assoluto più accreditato per la successione. La bellezza di 15 su 20 club di Serie A ne supportano, infatti, la candidatura.

Come si svolgeranno le elezioni

Il 9 dicembre 2024 inizierà l’iter per l’elezione, che per i primi due turni necessiterà di un quorum di almeno 14 voti su 20 totali. Se – e solo se – non si sarà raggiunto un accordo con i primi due turni, il terzo turno richiederà una maggioranza di soltanto 11 voti.

Assieme alla carica di presidente, l’assemblea del 9 dicembre deciderà anche l’amministratore delegato e i consiglieri. Al momento, in seguito a una pre-assemblea, sono quindici squadre ad aver nominato Simonelli come candidato favorito: Atalanta, Bologna, Cagliari, Como, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Milan, Monza, Parma, Roma, Torino, Udinese e Venezia.

Cosa dicono Cairo e Vagnati sul nuovo Presidente?

Il direttore tecnico Davide Vagnati e il presidente Urbano Cairo si sono mantenuti piuttosto silenziosi sulla questione Simonelli, nonostante il Torino figuri tra i club che ne sostengono la candidatura.

L’unica voce che si è alzata è stata di quella di Cairo, che interpellato sulle voci della candidatura di Del Piero ha semplicemente smentito, ribadendo la necessità di unità per il calcio italiano, in questo momento difficile.

Cairo che, a sua volta, non sta passando il momento migliore della sua presidenza, iniziata nel lontano 2005. Persino nella sua risposta alle candidature di Lega A, ha chiarito che “il calcio ha problemi, perde molti soldi e ha molti debiti”, forse in un rimando indiretto alle sue altre dichiarazioni riguardo al futuro del Toro.

In un contesto dove l’Inter è già passato di mano, e dove altri personaggi come Friedkin o Cairo considerano la vendita delle società, è chiaro che la nomina di un nuovo presidente FIGC (dove Gravina sembra aver messo al sicuro la rielezione) e quello di un nuovo presidente per la Lega A, possono cambiare profondamente gli equilibri delle squadre italiane.

Ma chi è Ezio Maria Simonelli, il candidato preferito dal Toro per la carica di presidente?

Basta guardare il curriculum di Simonelli per capire che, prevedibilmente, si sta cercando un esperto di economia per affrontare la situazione Lega A, sotto un punto di vista prettamente economico.

Laureato in economia e commercio, Simonelli figura come ex-commercialista di Silvio Berlusconi e ha già un passato di reggente della Lega Serie A. Ha infatti garantito la continuità amministrativa dopo le dimissioni di Gaetano Micciché nel 2020 e quelle di Paolo Dal Pino nel 2022.

Tra i suoi trascorsi calcistici c’è anche il tentativo, infruttuoso, di essere eletto alla presidenza 2021 della Serie B.

Il sostegno delle squadre che lo appoggiano appare, quindi, fondato. Ha dato prova di avere le capacità di guidare la Lega A e sostenere le sfide economiche – nonché gestionali – che si prefigurano di fronte alla serie massima del campionato italiano.

I candidati oltre Simonelli e la fazione anti-Casini

Non si escludono comunque sorprese dell’ultimo minuto. Tra gli altri candidati troviamo infatti Umberto Gandini, già presidente della Lega Basket, oltre a Carlo Bonomi, il presidente di Confindustria.

L’appoggio delle squadre, date le scelte – secondo alcuni piuttosto povere – ha creato una sorta di “divisione in fazioni” nella Serie A, specialmente considerato che il calendario delle elezioni è stato anticipato rispetto al suo consueto svolgimento, lasciando una certa confusione in campo.

Nuovi volti alla presidenza di Lega A e FIGC potrebbero rappresentare una svolta cruciale per il futuro del calcio italiano. 

La necessità di aria fresca passa anche dai segnali inviati da club importanti come il Torino o l’Inter di cedere le società. Per questo la fazione “Casini” è sempre più in minoranza e c’è movimento anche nelle elezioni FIGC, altra presidenza dove il cognome “Del Piero” farebbe la felicità di molti.

Data la stagione altalenante del Toro e le recenti dichiarazioni di Cairo, ovviamente i bookmaker hanno alzato le quote che vedono la squadra torinese piazzata tra le prime del campionato, con il risultato “top 4” con quote pressoché impossibili. Non resta che mettersi seduti e aspettare metà dicembre, in una soap opera calcistica come raramente se ne vedono.

Cairo e Vagnati
Cairo e Vagnati

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